29/07/2018

X DOMENICA DOPO PENTECOSTE –

Mostrati a noi, Signore, nella tua santa dimora

 Anno B – Rito Ambrosiano

Introduzione

La liturgia di questa Domenica, richiamando – nel cammino della storia della salveza – la consacrazione del Tempio di Gerusalemme costruito dal re Salomone, è invito a riconoscere la presenza di Dio in mezzo al suo popolo. «Noi siamo il tempio del Dio vivente»: la santità e la presenza di Dio si rivelano nel cuore e nella vita di ogni uomo. «Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo»: in Cristo, questa verità trova il suo compimento, egli è il fondamento della nostra stessa fede, l’unica via che conduce all’incontro con il Padre. «Il Signore Gesù entrò nel tempio e scacciò tutti quelli che nel tempio vendevano e compravano»: questo gesto rivela la sua signoria messianica, identificando in Lui l’unico vero «tempio».

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO                     Sal 26 (27), 7-9a

Signore, ascolta la mia voce! Di te il mio cuore ha detto:

«Cerca il suo volto!». Io cercherò il tuo volto, Signore;

non ti celare mai!

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, con fiducia e speranza, apriamo il nostro spirito al pentimento e riconosciamo i nostri peccati, perché ci sia dato di partecipare alla mensa della Parola e dell’Eucaristia con un cuore lieto e operoso.

(pausa di silenzio)

Tu che sei l’unico fondamento su cui si innalza il tempio di Dio: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu che raccogli nell’unità i tuoi figli dispersi: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu che vieni a creare un mondo nuovo: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

 GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Dio onnipotente ed eterno, crea in noi uno spirito generoso e fedele perché possiamo servirti con cuore puro e leale. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

 LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA                        1Re 7, 51 – 8, 14

La nube divina prende possesso del tempio.

Lettura del primo libro dei Re.

 

In quei giorni. Fu terminato tutto il lavoro che il re Salomone aveva fatto per il tempio del Signore. Salomone fece portare le offerte consacrate da Davide, suo padre, cioè l’argento, l’oro e gli utensili; le depositò nei tesori del tempio del Signore.

Salomone allora convocò presso di sé in assemblea a Gerusalemme gli anziani d’Israele, tutti i capitribù, i prìncipi dei casati degli Israeliti, per fare salire l’arca dell’alleanza del Signore dalla Città di Davide, cioè da Sion. Si radunarono presso il re Salomone tutti gli Israeliti nel mese di Etanìm, cioè il settimo mese, durante la festa. Quando furono giunti tutti gli anziani d’Israele, i sacerdoti sollevarono l’arca e fecero salire l’arca del Signore, con la tenda del convegno e con tutti gli oggetti sacri che erano nella tenda; li facevano salire i sacerdoti e i leviti. Il re Salomone e tutta la comunità d’Israele, convenuta presso di lui, immolavano davanti all’arca pecore e giovenchi, che non si potevano contare né si potevano calcolare per la quantità. I sacerdoti introdussero l’arca dell’alleanza del Signore al suo posto nel sacrario del tempio, nel Santo dei Santi, sotto le ali dei cherubini. Difatti i cherubini stendevano le ali sul luogo dell’arca; i cherubini, cioè, proteggevano l’arca e le sue stanghe dall’alto. Le stanghe sporgevano e le punte delle stanghe si vedevano dal Santo di fronte al sacrario, ma non si vedevano di fuori. Vi sono ancora oggi. Nell’arca non c’era nulla se non le due tavole di pietra, che vi aveva deposto Mosè sull’Oreb, dove il Signore aveva concluso l’alleanza con gli Israeliti quando uscirono dalla terra d’Egitto.

Appena i sacerdoti furono usciti dal santuario, la nube riempì il tempio del Signore, e i sacerdoti non poterono rimanervi per compiere il servizio a causa della nube, perché la gloria del Signore riempiva il tempio del Signore. Allora Salomone disse: «Il Signore ha deciso di abitare nella nube oscura.  Ho voluto costruirti una casa eccelsa, un luogo per la tua dimora in eterno». Il re si voltò e benedisse tutta l’assemblea d’Israele, mentre tutta l’assemblea d’Israele stava in piedi.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

SALMO                                  Sal 28 (29)

Mostrati a noi, Signore, nella tua santa dimora.

Date al Signore, figli di Dio, date al Signore gloria e potenza. Date al Signore la gloria del suo nome,  prostratevi al Signore nel suo atrio santo. R.

La voce del Signore è forza, la voce del Signore è potenza. La voce del Signore saetta fiamme di fuoco. Nel suo tempio tutti dicono: «Gloria!». R.

Il Signore è seduto sull’oceano del cielo, il Signore siede re per sempre. Il Signore darà potenza al suo popolo, il Signore benedirà il suo popolo con la pace. R.

 

EPISTOLA                        2Cor 6, 14 – 7, 1

Noi siamo il tempio del Dio vivente.

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

Fratelli, non lasciatevi legare al giogo estraneo dei non credenti. Quale rapporto infatti può esservi fra giustizia e iniquità, o quale comunione fra luce e tenebre? Quale intesa fra Cristo e Bèliar, o quale collaborazione fra credente e non credente? Quale accordo fra tempio di Dio e idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto: Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo. Perciò uscite di mezzo a loro e separatevi, dice il Signore, non toccate nulla d’impuro. E io vi accoglierò e sarò per voi un padre e voi sarete per me figli e figlie, dice il Signore onnipotente.

In possesso dunque di queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito, portando a compimento la santificazione, nel timore di Dio.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO                 Cfr  Mt 21, 13

Alleluia. La mia casa sarà chiamata casa di preghiera, dice il Signore. Alleluia.

 VANGELO                             Mt 21, 12-16

Gesù entra nel tempio e ne scaccia i venditori.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

Gloria a te, o Signore

In quel tempo. Il Signore Gesù entrò nel tempio e scacciò tutti quelli che nel tempio vendevano e compravano; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e disse loro: «Sta scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera. Voi invece ne fate un covo di ladri». Gli si avvicinarono nel tempio ciechi e storpi, ed egli li guarì. Ma i capi dei sacerdoti e gli scribi, vedendo le meraviglie che aveva fatto e i fanciulli che acclamavano nel tempio: «Osanna al figlio di Davide!», si sdegnarono, e gli dissero: «Non senti quello che dicono costoro?». Gesù rispose loro: «Sì! Non avete mai letto: Dalla bocca di bambini e di lattanti hai tratto per te una lode?».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

 

DOPO IL VANGELO                 Sal 78 (79), 13

Noi, tuo popolo e gregge che tu pasci, ci affideremo sempre solo a te, annunzieremo in eterno le tue lodi.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, al Signore che «benedice il suo popolo con la pace», eleviamo fiduciosi le nostre implorazioni.

Ascolta, o Padre, la voce dei tuoi figli!

Per la Chiesa, popolo santo di Dio: camminando insieme a te proclami al mondo le meraviglie del tuo amore: preghiamo. R.

 Per i governanti: rinnovino il loro impegno per il bene comune e la costruzione di una società onesta e solidale: preghiamo. R.

 Per tutti noi, che in Cristo siamo risorti a vita nuova: accogliendo il tuo dono, sappiamo vivere la nostra vocazione: preghiamo. R.

 

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Sostieni, o Dio, il popolo dei credenti con la molteplice azione della tua grazia e preservaci da ogni inciampo del male; non lasciarci mancare mai gli aiuti necessari alla quotidiana esistenza e guidaci alla gioia della dimora eterna. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

 

SUI DONI

Il mistero che celebriamo sia segno, o Padre, del nostro servizio e della nostra interiore dedizione; fa’ che dia gloria al tuo nome e giovi alla nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta renderti grazie, Dio onnipotente ed eterno.

Da Cristo tuo Figlio e Signore nostro a noi, creature mortali, proviene la vita perenne, e la salvezza del mondo riceve il suo compimento. In lui siamo stati creati, o Padre, a tua immagine e, quando la colpa ebbe offuscato la primitiva bellezza, egli ci ha rinnovato nella dignità originaria. Assiso alla tua destra, effonde ora il dono promesso dello Spirito santo e porta alla perfezione nei cuori l’opera redentrice.

In lui si allietano gli angeli e i santi ed elevano il canto di adorazione e di amore; alla loro voce uniamo con gioia la nostra a proclamare senza fine l’inno di lode:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore,  proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

 

ALLO SPEZZARE DEL PANE           Sal 3, 5. 7a

Con la mia voce ho gridato al Signore e dal suo monte santo mi ha ascoltato. Non temerò l’assalto neppure di mille nemici.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

 

ALLA COMUNIONE           Sal 32 (33), 18-19

Il Signore veglia sui suoi fedeli e su chi spera nella sua pietà. Egli li strappa dalla morte e li nutre se hanno fame.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

Padre di misericordia, che ci hai nutrito generosamente del Pane di vita, ti manifestiamo la nostra riconoscenza e ti imploriamo: la forza dello Spirito Santo, che ci hai comunicato in questa celebrazione, formi e conservi in noi una coscienza pura e sincera.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo.

Amen.