30/07/2017
VIII DOMENICA DOPO PENTECOSTE -
Dal grembo di mia madre sei tu il mio sostegno
Introduzione
«Sei tu, Signore, il mio sostegno»: è la preghiera che accompagna i diversi racconti di vocazione presentati dalla liturgia di questa Domenica. Ancora una volta, al centro è l’iniziativa di Dio, che sa suscitare una risposta libera e pronta. È l’esperienza del giovane Samuele, chiamato al ministero profetico, come dei primi discepoli di Gesù e dell’apostolo Paolo, chiamati ad essere «pescatori di uomini», testimoni della novità del vangelo e annunciatori delle «impenetrabili ricchezze di Cristo». Si tratta di un cammino impegnativo, in cui non mancano le difficoltà, ma costantemente sorretto dall’amore di Dio. «Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono»: è l’impegno dei discepoli. Anche noi dobbiamo rispondere alla chiamata del Signore, riconoscendo come in lui possiamo trovare la nostra vera identità.
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MESSA NEL GIORNO
RITI DI INTRODUZIONE
ALL’INGRESSO Sof 3, 16-17a
Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente, per te esulterà di gioia.
ATTO PENITENZIALE
Fratelli carissimi, rinnovando la nostra totale adesione al Signore, riconosciamoci peccatori e bisognosi di salvezza, e invochiamo con fiducia la sua infinita misericordia.
Pietà di noi, Signore.
Contro di te abbiamo peccato.
Mostraci, Signore, la tua misericordia.
E donaci la tua salvezza.
Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.
GLORIA
Gloria a Dio, nell’alto dei cieli…
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Preghiamo.
O Dio, che nell’amore verso te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che, osservando i tuoi comandamenti, meritiamo di entrare nella vita eterna. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
LETTURA 1Sam 3, 1-20
Lettura del primo libro di Samuele.
In quei giorni. Il giovane Samuele serviva il Signore alla presenza di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti. E quel giorno avvenne che Eli stava dormendo al suo posto, i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l’arca di Dio. Allora il Signore chiamò: «Samuele!» ed egli rispose: «Eccomi», poi corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose: «Non ti ho chiamato, torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire. Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuele!»; Samuele si alzò e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quello rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!». In realtà Samuele fino ad allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. Il Signore tornò a chiamare: «Samuele!» per la terza volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. Eli disse a Samuele: «Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta”». Samuele andò a dormire al suo posto. Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: «Samuele, Samuele!». Samuele rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta». Allora il Signore disse a Samuele: «Ecco, io sto per fare in Israele una cosa che risuonerà negli orecchi di chiunque l’udrà. In quel giorno compirò contro Eli quanto ho pronunciato riguardo alla sua casa, da cima a fondo. Gli ho annunciato che io faccio giustizia della casa di lui per sempre, perché sapeva che i suoi figli disonoravano Dio e non li ha ammoniti. Per questo io giuro contro la casa di Eli: non sarà mai espiata la colpa della casa di Eli, né con i sacrifici né con le offerte!». Samuele dormì fino al mattino, poi aprì i battenti della casa del Signore. Samuele però temeva di manifestare la visione a Eli. Eli chiamò Samuele e gli disse: «Samuele, figlio mio». Rispose: «Eccomi». Disse: «Che discorso ti ha fatto? Non tenermi nascosto nulla. Così Dio faccia a te e anche peggio, se mi nasconderai una sola parola di quanto ti ha detto». Allora Samuele gli svelò tutto e non tenne nascosto nulla. E disse: «è il Signore! Faccia ciò che a lui pare bene».
Samuele crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole. Perciò tutto Israele, da Dan fino a Bersabea, seppe che Samuele era stato costituito profeta del Signore.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio
SALMO Sal 62 (63)
Dal grembo di mia madre sei tu il mio sostegno.
O Dio, tu sei il mio Dio, dall’ aurora io ti cerco, ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz’acqua. R.
Così nel santuario ti ho contemplato, guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita, le mie labbra canteranno la tua lode. R.
Così ti benedirò per tutta la vita: nel tuo nome alzerò le mie mani.Come saziato dai cibi migliori, con labbra gioiose ti loderà la mia bocca. R.
Quando nel mio letto di te mi ricordo e penso a te nelle veglie notturne,a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all’ombra delle tue ali. R.
EPISTOLA Ef 3, 1-12
Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.
Fratelli, io, Paolo, il prigioniero di Cristo per voi pagani… penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero, di cui vi ho già scritto brevemente. Leggendo ciò che ho scritto, potete rendervi conto della comprensione che io ho del mistero di Cristo. Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo, del quale io sono divenuto ministro secondo il dono della grazia di Dio, che mi è stata concessa secondo l’efficacia della sua potenza. A me, che sono l’ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia: annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell’universo, affinché, per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai Principati e alle Potenze dei cieli la multiforme sapienza di Dio, secondo il progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO Cfr Mc 1, 17
Alleluia. Venite dietro a me, dice il Signore, vi farò diventare pescatori di uomini.
Alleluia.
VANGELO Mt 4, 18-22
Lettura del Vangelo secondo Matteo.
In quel tempo. Mentre camminava lungo il mare di Galilea, il Signore Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Parola del Signore. Lode a te, o Cristo
DOPO IL VANGELO Sal 24 (25), 6. 8
Ricòrdati, o Dio, del tuo amore eterno e misericordioso. Nella dolcezza e nella giustizia il Signore condurrà i peccatori sulla retta strada.
PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, l’amore del Signore vale più della nostra stessa vita: uniti nella preghiera di lode, presentiamo a Dio i desideri e le speranze che portiamo nel cuore.
Ascoltaci, Signore!
Per la Chiesa, perché sia nel mondo il segno della salvezza che Dio ha rivelato in Cristo: preghiamo. R.
Per i missionari e per quanti sono chiamati ad annunciare il vangelo, perché, saldi nella fede, non si perdano d’animo e continuino a trasmettere la gioia che nasce dall’incontro con Dio: preghiamo. R.
Per noi, perché sappiamo essere autentici e convinti testimoni dell’amore di Dio nella vita di ogni giorno: preghiamo. R.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Dona, o Padre, alla tua famiglia la tua benedizione santificatrice, che la preservi da ogni male e la guidi alla felicità del premio eterno sperato. Per Cristo nostro Signore. Amen.
LITURGIA EUCARISTICA
PROFESSIONE DI FEDE
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)
e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
SUI DONI
Questa offerta ci purifichi e ci rinnovi, o Dio giusto e santo, e ci ottenga la ricompensa, promessa a chi è fedele al tuo volere. Per Cristo nostro Signore. Amen.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Nel tuo misterioso disegno d’amore hai disposto che la nostra esistenza iniziasse in questo mondo fuggevole e incerto e approdasse nella tranquilla eternità del tuo regno. Tu, che dalla polvere ci hai plasmato con la potenza della tua parola, ora generosamente ci elevi fino alla vita divina. Lieti per questa speranza, con tutti i felici abitatori del cielo, rivolgiamo a te, o Padre, l’inno di riconoscenza e di lode::
Santo, Santo, Santo…
ANAMNESI
Mistero della fede.
Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Buono è il Signore con chi a lui si affida,
si dona al cuore che lo ricerca.
Chi si crede ricco è misero e patisce la fame,
chi cerca il Signore non manca di nulla.
PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli,……..
ALLA COMUNIONE Ef 5, 2
Camminiamo nella carità, come anche Cristo ci ha amato e ha dato sé stesso per noi,
offrendosi in sacrificio di soave profumo.
DOPO LA COMUNIONE
Preghiamo.
O Dio vero e santo, il sacrificio di salvezza che ti abbiamo offerto diventi per noi principio di vita nuova e, unendoci a te nella carità, doni al nostro spirito perenne fecondità di opere giuste. Per Cristo nostro Signore. Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
Amen.