23/07/2017
VII DOMENICA DOPO PENTECOSTE – La tua legge, Signore,
è luce ai nostri occhi
Anno A Rito Ambrosiano
Introduzione
«Le acque del Giordano si divisero dinanzi all’arca dell’alleanza del Signore […]. Gli Israeliti fecero quanto aveva comandato Giosuè presero dodici pietre in mezzo al Giordano […], secondo il numero delle tribù degli Israeliti, le trasportarono verso il luogo di pernottamento e le deposero là»: il passaggio del fiume Giordano, via d’accesso alla terra della promessa, rappresenta per il popolo d’Israele un momento fondamentale della propria storia. È la presenza stessa di Dio che guida e accompagna il suo popolo pellegrino nel deserto, suscitandone la fede. È il riconoscimento di questo primato dell’azione di Dio nei nostri confronti al centro della liturgia di questa Domenica. La parola stessa di Gesù, attraverso l’immagine della «porta stretta», diventa annuncio della salvezza offerta da Dio contro ogni rivendicazione, privilegio o presunzione umana: «Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
MESSA NEL GIORNO
RITI DI INTRODUZIONE
ALL’INGRESSO 1 Cr 16, 9-11
Cantate al Signore e inneggiate,
annunziate tutti i suoi prodigi.
Lodate il suo santo nome,
si allieti il cuore di chi lo ricerca.
Cercate il Signore ed egli vi darà forza,
cercate sempre il suo volto.
ATTO PENITENZIALE
Carissimi, con fiducia disponiamoci al pentimento e accostiamoci a Dio, nostro Padre: nella sua bontà perdoni le nostre colpe e ci doni di partecipare ai santi misteri con l’abito nuziale della sua grazia.
Tu, Figlio di Dio, che sei la speranza dei peccatori: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Tu, Figlio dell’uomo, che vieni a salvare chi è perduto: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Tu, Figlio unigenito del Padre, che fai di noi una sola famiglia: Kyrie, eléison.
Kyrie, eléison.
Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.
GLORIA
Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Preghiamo.
Dio, Padre nostro, unica fonte di ogni dono perfetto, infondi in noi l’amore per te e accresci la nostra fede perché sotto la tua vigilante protezione si affermino e si conservino nei nostri cuori il senso della giustizia e il desiderio del bene. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
LETTURA Gs 4, 1-9
Le dodici pietre, memoriale perenne della traversata del Giordano e dell’ingresso di Israele nella terra promessa.
Lettura del libro di Giosuè.
In quei giorni. Quando tutta la gente ebbe finito di attraversare il Giordano, il Signore disse a Giosuè: «Sceglietevi tra il popolo dodici uomini, un uomo per ciascuna tribù, e comandate loro di prendere dodici pietre da qui, in mezzo al Giordano, dal luogo dove stanno immobili i piedi dei sacerdoti, di trasportarle e di deporle dove questa notte pernotterete». Giosuè convocò i dodici uomini che aveva designato tra gli Israeliti, un uomo per ciascuna tribù, e disse loro: «Passate davanti all’arca del Signore, vostro Dio, in mezzo al Giordano, e caricatevi sulle spalle ciascuno una pietra, secondo il numero delle tribù degli Israeliti, perché siano un segno in mezzo a voi. Quando un domani i vostri figli vi chiederanno che cosa significhino per voi queste pietre, risponderete loro: “Le acque del Giordano si divisero dinanzi all’arca dell’alleanza del Signore. Quando essa attraversò il Giordano, le acque del Giordano si divisero. Queste pietre dovranno essere un memoriale per gli Israeliti, per sempre”». Gli Israeliti fecero quanto aveva comandato Giosuè, presero dodici pietre in mezzo al Giordano, come aveva detto il Signore a Giosuè, secondo il numero delle tribù degli Israeliti, le trasportarono verso il luogo di pernottamento e le deposero là.
Giosuè poi eresse dodici pietre in mezzo al Giordano, nel luogo dove poggiavano i piedi dei sacerdoti che portavano l’arca dell’alleanza: esse si trovano là fino ad oggi.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
SALMO Sal 77 (78)
La tua legge, Signore, è luce ai nostri occhi.
Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato
non lo terremo nascosto ai nostri figli,
raccontando alla generazione futura
le azioni gloriose e potenti del Signore
e le meraviglie che egli ha compiuto. R.
Ha stabilito un insegnamento in Giacobbe,
ha posto una legge in Israele,
che ha comandato ai nostri padri
di far conoscere ai loro figli,
perché la conosca la generazione futura,
i figli che nasceranno. R.
Essi poi si alzeranno a raccontarlo ai loro figli,
perché ripongano in Dio la loro fiducia
e non dimentichino le opere di Dio,
ma custodiscano i suoi comandi. R.
Fece partire come pecore il suo popolo
e li condusse come greggi nel deserto.
Scacciò davanti a loro le genti
e sulla loro eredità gettò la sorte,
facendo abitare nelle loro tende
le tribù di Israele. R.
EPISTOLA Rm 3 29-31
Non c’è che un solo Dio, Dio dei Giudei e delle genti.
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.
Fratelli, forse Dio è Dio soltanto dei Giudei? Non lo è anche delle genti? Certo, anche delle genti! Poiché unico è il Dio che giustificherà i circoncisi in virtù della fede e gli incirconcisi per mezzo della fede. Togliamo dunque ogni valore alla Legge mediante la fede? Nient’affatto, anzi confermiamo la Legge.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO Lc 13, 29
Alleluia.
Verranno da oriente e da occidente,
da settentrione e da mezzogiorno
e siederanno a mensa nel regno di Dio.
Alleluia.
VANGELO Lc 13, 22-30
Verranno da oriente e da occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.
Lettura del Vangelo secondo Luca.
Gloria a te, o Signore
In quel tempo. Il Signore Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo
DOPO IL VANGELO Cfr. Na 1, 7. 3a
Il Signore è buono e ci consola
nel giorno del dolore;
il Signore è forte e paziente,
non dimentica chi si affida a lui.
PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, con fede rivolgiamo al Signore, che compie meraviglie tra i popoli, le nostre implorazioni.
Ascoltaci, Signore!
Per la Chiesa, perché, nell’accoglienza degli ultimi dei poveri e degli emarginati, manifesti il vero volto di Dio, Padre dell’amore: preghiamo. R.
Per tutti gli uomini, perché, riconoscendosi fratelli nell’unico linguaggio della fede, camminino insieme incontro al Signore: preghiamo. R.
Per ciascuno di noi, perché, fedele alla Parola che salva, si apra ai fratelli, manifestando la gioia che solo Dio può donare: preghiamo. R.
(altre intenzioni)
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Umile e fiduciosa, la tua famiglia, o Dio, implora da te benedizione e conforto; difendila e rasserenala col tuo aiuto, donale le grazie necessarie all’esistenza terrena e preparala ai beni eterni.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
LITURGIA EUCARISTICA
PROFESSIONE DI FEDE
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)
e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
SUI DONI
Il pane e il vino che tu hai creato, o Dio misericordioso, a sostegno della nostra debolezza, diventino per noi sacramento di vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Ti sei chinato sulle nostre ferite
e ci hai guarito, donandoci una medicina più forte delle nostre piaghe, una misericordia più grande della nostra colpa. Così anche il peccato, in virtù del tuo invincibile amore, è servito a elevarci alla vita divina. Con sorprendente larghezza hai infuso nei nostri cuori lo Spirito Santo e ci hai dato di condividere con Cristo risorto l’eterna eredità della tua gloria. In lui si allietano il cielo e la terra, in lui gli angeli e i santi proclamano il tuo nome; al loro canto uniamo la nostra umile voce e ti innalziamo, o Padre, l’inno di lode:
Santo, Santo, Santo…..
ANAMNESI
Mistero della fede.
Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Sal 103 (104), 13b. 14c-15a
Col frutto delle tue opere
sazi la terra, o Signore;
tu produci il pane dalla terra
e il vino che allieta il cuore dell’uomo.
PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli,……..
ALLA COMUNIONE Cfr. 1 Cor 10, 16
Il calice della benedizione,
che noi benediciamo,
è comunione col sangue di Cristo;
il pane, che noi spezziamo,
è comunione col corpo di Cristo.
DOPO LA COMUNIONE
Preghiamo.
La tua Chiesa, o Dio, Padre nostro, sia santificata nel vincolo della carità da questa comunione di fede e di grazia, segno della nostra fraternità in Cristo Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo. Amen.