01/07/2018
VI DOMENICA DOPO PENTECOSTE –
O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra
Anno B – Rito Ambrosiano
Introduzione
In questa Domenica – attraverso la vicenda di Mosè – siamo chiamati a riconoscere la presenza di Dio, che guida la storia del suo popolo. La sua promessa di salvezza accompagna la nostra esistenza e trova in Gesù, perfetto rivelatore del volto del Padre, il segno più grande del suo amore. «Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo»: è il Padre stesso che si dona nel suo Figlio, ed è ancora dono suo poterlo accogliere e testimoniare. La nostra fede, infatti, non è «fondata sulla sapienza umana», ma sulla potenza e sapienza di Dio. Per questo possiamo accogliere, con rinnovato impegno, l’invito di Gesù: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi. Imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita».
MESSA NEL GIORNO
RITI DI INTRODUZIONE
ALL’INGRESSO Sal 144 (145), 4. 7
Ogni epoca tramanda, o Dio, le tue opere
e proclama le tue gesta mirabili. Dolce nella memoria resta il ricordo della tua bontà e l’esultanza per la tua giustizia.
ATTO PENITENZIALE
Fratelli e sorelle, il Signore, nella sua bontà e
tenerezza, vuole la salvezza di tutti i suoi figli: chiamati al rendimento di grazie, riconosciamoci bisognosi di perdono e accogliamo, nel cuore e nella vita, il dono dell’amore di Dio per noi.
(pausa di silenzio)
Tu che sei mite ed umile di cuore: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Tu che solo hai parole di vita eterna: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Tu che sei potenza e sapienza di Dio: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.
GLORIA
Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Preghiamo.
O Dio forte e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi figli di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che senza inciampi camminiamo verso i beni da te promessi. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
LETTURA Es 3, 1-15
Dio nel roveto ardente rivela a Mosè il Nome divino.
Lettura del libro dell’Esodo.
In quei giorni. Mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb. L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava. Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?». Il Signore vide che si era avvicinato per guardare; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!». E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si coprì il volto, perché aveva paura di guardare verso Dio.
Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono latte e miele, verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l’Ittita, l’Amorreo, il Perizzita, l’Eveo, il Gebuseo. Ecco, il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto come gli Egiziani li opprimono. Perciò va’! Io ti mando dal faraone. Fa’ uscire dall’Egitto il mio popolo, gli Israeliti!». Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal faraone e fare uscire gli Israeliti dall’Egitto?». Rispose: «Io sarò con te. Questo sarà per te il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall’Egitto, servirete Dio su questo monte».
Mosè disse a Dio: «Ecco, io vado dagli Israeliti e dico loro: “Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi”. Mi diranno: “Qual è il suo nome?”. E io che cosa risponderò loro?». Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: “Io-Sono mi ha mandato a voi”». Dio disse ancora a Mosè: «Dirai agli Israeliti: “Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi”. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione».
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
SALMO Sal 67 (68)
O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome, appianate la strada a colui che cavalca le nubi: Signore è il suo nome, esultate davanti a lui. R.
O Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo, quando camminavi per il deserto,tremò la terra, i cieli stillarono davanti a Dio,quello del Sinai, davanti a Dio, il Dio di Israele. R.
«Benedite Dio nelle vostre assemblee, benedite il Signore, voi della comunità d’Israele».Verranno i grandi dall’Egitto,l’Etiopia tenderà le mani a Dio. R.
Regni della terra, cantate a Dio, cantate inni al Signore, a colui che cavalca nei cieli, nei cieli eterni. Ecco, fa sentire la sua voce, una voce potente! R.
EPISTOLA 1Cor 2, 1-7
Non venni tra voi con l’eccellenza della parola; ritenni di non sapere altro se non Gesù Cristo crocifisso.
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.
Anch’io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso. Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO Cfr Sir 24, 3; Sap 7, 26
Alleluia. La sapienza, uscita dalla bocca dell’Altissimo, è riflesso della sua luce e immagine della sua bontà. Alleluia.
VANGELO Mt 11, 27-30
Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Lettura del Vangelo secondo Matteo.
Gloria a te, o Signore
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo
DOPO IL VANGELO Sal 26 (27), 4
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella sua casa tutti i giorni della mia vita.
PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, in Cristo abbiamo conosciuto il vero volto del Padre: con cuore ardente, adoriamo il nome santo di Dio e rivolgiamogli le nostre invocazioni.
Ascoltaci, Signore nostro Dio.
Per la Chiesa, perché annunci a quanti faticano a credere o vivono nell’indifferenza l’amore immenso del Padre che, nel sacrificio di Gesù, dona la salvezza al mondo: preghiamo. R.
Per i giovani, perché, docili alla voce dello Spirito, sappiano vivere nell’amicizia confidente con il Signore: preghiamo. R.
Per noi, perché, manifestando la nostra riconoscenza per la bontà di Dio, sappiamo essere testimoni del suo amore nell’incontro con i fratelli: preghiamo. R.
(Altre intenzioni)
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Tu che conosci il segreto dei cuori, o Dio vivo e santo, ascolta la supplica di chi fiducioso ti invoca; esaudisci i nostri desideri e donaci di arrivare con la tua grazia all’eredità del tuo regno. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
LITURGIA EUCARISTICA
PROFESSIONE DI FEDE
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)
e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
SUI DONI
O Dio, da te provengono questi doni e tu li accetti in segno del nostro religioso servizio; l’offerta che ascrivi a nostro merito ci ottenga il premio della gioia eterna. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, esprimerti, Dio onnipotente e misericordioso, la nostra riconoscenza di figli e rinnovare fedelmente la memoria dell’opera compiuta per noi da Cristo Signore, mentre celebriamo il mistero del nostro riscatto. Egli ha spezzato le catene dell’antica oppressione, morendo ha distrutto la morte e con la sua risurrezione ci ha chiamato a partecipare all’eredità della vita divina. Per lui si allietano gli angeli e nell’eternità adorano la gloria del tuo volto; al loro canto concedi, o Padre, che si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode:
Santo, Santo, Santo…
ANAMNESI
Mistero della fede.
Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.
ALLO SPEZZARE DEL PANE Sal 22 (23), 5
Mi hai preparato una mensa, o Dio d’amore, il mio calice trabocca di dolcezza.
PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli,……..
ALLA COMUNIONE 1 Gv 4, 16a
Abbiamo riconosciuto il Figlio di Dio e abbiamo creduto all’amore
che Dio ha per noi.
DOPO LA COMUNIONE
Preghiamo.
O Dio, che nutri e rinnovi i credenti alla mensa della parola e del Pane di vita, per questi doni di Cristo Signore da’ ai tuoi figli di crescere nella fede e di partecipare per sempre alla gioiosa esistenza del cielo, con lui che vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e
Spirito Santo. Amen.