11/02/2018
ULTIMA DOMENICA DOPO L’EPIFANIA- detta «del perdono»
Anno B – Rito Ambrosiano
Introduzione
Pregate sempre senza stancarvi, ha insegnato Gesù. E noi vogliamo mettere in pratica questo suo comando. Ma perché la preghiera penetri le nubi, giunga cioè al cuore di Dio, deve partire da un cuore umile. L’umiltà è virtù difficile, perché come figli di Adamo siamo sempre tentati di essere protagonisti primari del nostro vivere, lasciando da parte Dio. È virtù difficile perché deve essere la sintesi della carità, che si fa serva di tutti e della giustizia, che chiama le cose col proprio nome, facendo esperienza del proprio limite. Diciamo allora: “Signore, non sappiamo pregare, sappiamo di non saper pregare”. Questo è certo! Mandaci il tuo Spirito che supplisca alle nostre povertà.
MESSA NEL GIORNO
RITI DI INTRODUZIONE
ALL’INGRESSO Gn 2, 3; 4, 2
Dalla mia angoscia ho invocato il Signore
ed egli mi ha ascoltato.
Ho gridato dal fondo dell’abisso
e tu, o Dio, hai udito la mia voce.
So che tu sei un Dio clemente,
paziente e misericordioso,
e perdoni i nostri peccati.
ATTO PENITENZIALE
Carissimi, con fiducia, disponiamo il nostro spirito al pentimento e riconosciamo ci tutti peccatori: il Signore, nella sua infinita misericordia, perdoni le nostre colpe e ci doni di partecipare a questa celebrazione con una coscienza pura e un cuore lieto e operoso.
(Pausa di silenzio)
Tu che sei inviato dal Padre per salvare i contriti di cuore: Kyrie, eléison.
Kyrie, eléison.
Tu che sei la speranza dei peccatori: Kyrie, eléison.
Kyrie, eléison.
Tu che non sei venuto a condannare, ma a perdonare: Kyrie, eléison.
Kyrie, eléison.
Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.
GLORIA
Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Preghiamo.
O Dio onnipotente, guida la nostra vita nell’obbedienza al tuo volere e dona di arricchire la propria esistenza con opere di giustizia a chi cerca di operare nel nome del Signore Gesù, il Figlio unico da te amato, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
LETTURA
Is 54, 5-10
Ti riprenderò con immenso amore, dice il Signore che ti usa misericordia.
Lettura del profeta Isaia.
In quei giorni. Isaia disse: «Tuo sposo è il tuo creatore, Signore degli eserciti è il suo nome; tuo redentore è il Santo d’Israele, è chiamato Dio di tutta la terra. Come una donna abbandonata e con l’animo afflitto, ti ha richiamata il Signore. Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù? – dice il tuo Dio – Per un breve istante ti ho abbandonata, ma ti raccoglierò con immenso amore. In un impeto di collera ti ho nascosto per un poco il mio volto; ma con affetto perenne ho avuto pietà di te, dice il tuo redentore, il Signore. Ora è per me come ai giorni di Noè, quando giurai che non avrei più riversato le acque di Noè sulla terra; così ora giuro di non più adirarmi con te e di non più minacciarti. Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto, né vacillerebbe la mia alleanza di pace, dice il Signore che ti usa misericordia».
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
SALMO
Sal 129 (130)
L’anima mia spera nella tua parola.
Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica. R.
Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore. R.
Io spero, Signore.
Spera l’anima mia, attendo la sua parola.
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione. R.
EPISTOLA
Rm 14, 9-13
Non disprezzare il tuo fratello. Cristo è Signore dei morti e dei vivi.
Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.
Fratelli, per questo Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi. Ma tu, perché giudichi il tuo fratello? E tu, perché disprezzi il tuo fratello? Tutti infatti ci presenteremo al tribunale di Dio, perché sta scritto: Io vivo, dice il Signore: ogni ginocchio si piegherà davanti a me e ogni lingua renderà gloria a Dio. Quindi ciascuno di noi renderà conto di sé stesso a Dio. D’ora in poi non giudichiamoci più gli uni gli altri; piuttosto fate in modo di non essere causa di inciampo per il fratello.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
Cfr Ez 18, 31
Alleluia.
Liberatevi da tutte le vostre iniquità, dice il Signore, formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo.
Alleluia.
VANGELO
Lc 18, 9-14
Il pubblicano e il fariseo.
Lettura del Vangelo secondo Luca.
Gloria a te, o Signore
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».
Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo
DOPO IL VANGELO Cfr. 2 Mac 1, 24-25. 27a
Signore Dio, Creatore di tutte le cose,
terribile e forte, giusto e pietoso,
tu che solo sei buono,
tu che doni ogni cosa,
raduna il nostro popolo disperso.
PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, al Dio «buono e grande nell’amore», che scruta nel cuore di ogni uomo e comprende la nostra fragilità, eleviamo fiduciosi la preghiera di intercessione.
Donaci, Padre, il tuo perdono!
Per la Chiesa, perché si manifesti sempre più come segno del tuo amore di Padre: preghiamo. R.
Per gli ultimi e gli emarginati, perché trovino conforto nella nostra vicinanza e concreta solidarietà: preghiamo. R.
Per noi tutti, perché, riconoscendo i nostri limiti e le nostre mancanza, sappiamo aprirci alle necessità dei fratelli: preghiamo. R.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Accogli, o Padre, nella tua bontà infinita i desideri del tuo popolo in preghiera: aiutaci a conoscere le esigenze della tua legge di grazia e infondici la forza di attuarle nella nostra vita. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
LITURGIA EUCARISTICA
PROFESSIONE DI FEDE
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)
e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
SUI DONI
Accogli, o Dio altissimo, le offerte che umilmente ti presentiamo; donaci la grazia di una dedizione piena e sincera e il conseguimento della vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
È giusto esaltare la tua gloria con questa offerta sacrificale che in tutta la terra si eleva dalla sparsa moltitudine delle genti e per la forza del tuo Spirito
diventa in ogni celebrazione l’unico santo corpo del Signore. E anche noi, che in tutto il mondo siamo invitati alla comunione di questo Pane e di questo Calice, abbiamo la certezza di inserirci in Cristo come membra vive e di formare un’unica Chiesa.
Per questo mistero di grazia, uniti a tutte le creature che ti riconoscono Padre, con voce unanime innalziamo l’inno di lode:
Santo, Santo, Santo…
ANAMNESI
Mistero della fede.
Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.
ALLO SPEZZARE DEL PANE Sal 74 (75), 2
Noi ti rendiamo grazie, o Dio;
invocando il tuo nome,
narriamo i tuoi prodigi.
PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli,……..
ALLA COMUNIONE
Cfr. Sal 89 (90), 3; Gal 6, 10; Ap 3, 5
«Convertitevi finché è tempo,
figli degli uomini,
– dice il Signore –.
E io scriverò i vostri nomi
nel libro del Padre mio che è nei cieli».
DOPO LA COMUNIONE
Preghiamo.
In virtù del sacrificio che abbiamo compiuto, purificaci, o Dio, da ogni contaminazione del cuore
e donaci desideri giusti perché tu li possa sempre esaudire. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e
Spirito Santo.
Amen.