24/01/2016

MESSA NEL GIORNO

Il Signore ricorda sempre la sua parola santa 

Introduzione

Nell’abbondanza del pane capace di sfamare le folle è offerta una nuova manifestazione del Signore: la liturgia di questa III Domenica dopo l’Epifania, secondo la più antica tradizione ambrosiana, ci invita a comprendere tutta la «ricchezza teologica e spirituale» racchiusa nel miracolo di Gesù. «Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino»: il segno della moltiplicazione dei pani manifesta tutta la compassione e la tenerezza del Signore. All’origine di ogni gesto di Gesù vi è il suo amore per l’uomo ed è proprio questo stesso amore che rivela il volto del Padre e rende possibile l’abbondanza del suo dono di grazia. Per questo riconosciamo che da lui «dipende tutta la nostra esistenza» e che «nessun momento della nostra vita trascorre senza i doni del suo amore».

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO

Sal 24 (25), 16. 18

Volgi il tuo sguardo misericordioso sopra di me, Signore, perché sono povero e solo.

Vedi che sono oppresso e travagliato, perdona tutti i miei peccati.

ATTO PENITENZIALE

Il Signore Gesù, volto della misericordia del Padre, ci invita a guardare a lui con fiducia, riconoscendo le nostre fragilità.

(Pausa di silenzio)

Tu, Figlio di Dio, che ci hai rivelato la nostra verità di figli e fratelli amati: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Tu, Figlio dell’uomo, che conosci e comprendi le nostre debolezze: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Tu, Figlio unigenito del Padre, che ci mostri la via della misericordia e dell’amore fraterno: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Salga fino a te, o Dio eterno, la voce della tua Chiesa; con la tua grazia astergila da ogni macchia, apri il suo cuore al tuo amore e donale ferma certezza della tua protezione. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

 

LETTURA

Nm 13, 1-2. 17-27 – La terra dove scorre latte e miele.

Lettura del libro dei Numeri.

 

In quei giorni. Il Signore parlò a Mosè e disse: «Manda uomini a esplorare la terra di Canaan che sto per dare agli Israeliti. Manderete un uomo per ogni tribù dei suoi padri: tutti siano prìncipi fra loro».

Mosè dunque li mandò a esplorare la terra di Canaan e disse loro: «Salite attraverso il Negheb; poi salirete alla regione montana e osserverete che terra sia, che popolo l’abiti, se forte o debole, se scarso o numeroso; come sia la regione che esso abita, se buona o cattiva, e come siano le città dove abita, se siano accampamenti o luoghi fortificati; come sia il terreno, se grasso o magro, se vi siano alberi o no. Siate coraggiosi e prendete dei frutti del luogo». Erano i giorni delle primizie dell’uva.

Salirono dunque ed esplorarono la terra dal deserto di Sin fino a Recob, all’ingresso di Camat. Salirono attraverso il Negheb e arrivarono fino a Ebron, dove erano Achimàn, Sesài e Talmài, discendenti di Anak. Ebron era stata edificata sette anni prima di Tanis d’Egitto. Giunsero fino alla valle di Escol e là tagliarono un tralcio con un grappolo d’uva, che portarono in due con una stanga, e presero anche melagrane e fichi. Quel luogo fu chiamato valle di Escol a causa del grappolo d’uva che gli Israeliti vi avevano tagliato.

Al termine di quaranta giorni tornarono dall’esplorazione della terra e andarono da Mosè e Aronne e da tutta la comunità degli Israeliti nel deserto di Paran, verso Kades; riferirono ogni cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono loro i frutti della terra. Raccontarono: «Siamo andati nella terra alla quale tu ci avevi mandato; vi scorrono davvero latte e miele e questi sono i suoi frutti».

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

 

SALMO

Sal 104 (105)

Il Signore ricorda sempre la sua parola santa.

 

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,

proclamate fra i popoli le sue opere.

A lui cantate, a lui inneggiate,

meditate tutte le sue meraviglie.

Gloriatevi del suo santo nome:

gioisca il cuore di chi cerca il Signore. R.

 

Si è sempre ricordato della sua alleanza,

parola data per mille generazioni,

dell’alleanza stabilita con Abramo

e del suo giuramento a Isacco. R.

 

L’ha stabilita per Giacobbe come decreto,

per Israele come alleanza eterna,

quando disse: «Ti darò il paese di Canaan

come parte della vostra eredità». R.

 

Ha fatto uscire il suo popolo con esultanza,

i suoi eletti con canti di gioia.

Ha dato loro le terre delle nazioni

e hanno ereditato il frutto della fatica dei popoli,

perché osservassero i suoi decreti

e custodissero le sue leggi. R.

EPISTOLA

2 Cor 9, 7-14

La carità fraterna nella Chiesa è continuazione del dono di Dio.

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

 

Fratelli, ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia. Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene. Sta scritto infatti: Ha largheggiato, ha dato ai poveri, la sua giustizia dura in eterno.

Colui che dà il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, darà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia. Così sarete ricchi per ogni generosità, la quale farà salire a Dio l’inno di ringraziamento per mezzo nostro. Perché l’adempimento di questo servizio sacro non provvede solo alle necessità dei santi, ma deve anche suscitare molti ringraziamenti a Dio. A causa della bella prova di questo servizio essi ringrazieranno Dio per la vostra obbedienza e accettazione del vangelo di Cristo, e per la generosità della vostra comunione con loro e con tutti. Pregando per voi manifesteranno il loro affetto a causa della straordinaria grazia di Dio effusa sopra di voi.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

 

CANTO AL VANGELO

Sal 110 (111), 4b-5

Alleluia.

Misericordioso e pietoso è il Signore. Egli dà il cibo a chi lo teme, si ricorda sempre della sua alleanza.

Alleluia.

VANGELO

Mt 15, 32-38  Il segno della seconda moltiplicazione dei pani.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

Gloria a te , o Signore

In quel tempo. Il Signore Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene. Quelli che avevano mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne e i bambini.

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

 

DOPO IL VANGELO

Es 34, 9

Signore, cammina in mezzo a noi, perdona le nostre colpe e fa’ di noi il tuo popolo.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, nella ricerca della verità che ci abita quali figli amati, invochiamo il Signore affidando a lui la preghiera del cuore:

Ascoltaci, Signore.

Per la Chiesa, perché trovi in te la fonte di rinnovamento per quell’attenzione del cuore che conduce a intraprendere azioni di vicinanza, di solidarietà e di annuncio del tuo amore a ogni uomo, ti preghiamo. R

Per quanti hanno responsabilità di governo, perché, contemplando il tuo farti tutto a tutti, lottino per la costruzione del bene comune e custodiscano la dignità di ogni persona, ti preghiamo. R

Per noi tutti, perché, sperimentando ogni giorno la tua grazia, ci sentiamo corresponsabili del tuo progetto di solidarietà e di cura nei confronti dei fratelli e del mondo che abitiamo, ti preghiamo. R

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

O Dio onnipotente, guarda con misericordia alla nostra debolezza e contro ogni pericolo stendi su noi la tua mano forte e pietosa. Per Cristo nostro Signore. Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. 

 

SUI DONI

Questa offerta ci purifichi, o Padre, dalle nostre colpe, e il sacrificio, che stiamo per celebrare, elevi a te e santifichi il cuore dei tuoi figli obbedienti.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. È giusto benedirti in ogni tempo perché da te ci viene ogni alito di vita, da te ci è data ogni capacità di agire, da te dipende tutta la nostra esistenza. Nessun amore mai trascorre senza i doni del tuo amore, ma in questi giorni, dopo che abbiamo rivissuto la venuta tra noi del Signore Gesù e tutti i prodigi della redenzione, si fa più chiara e viva la coscienza delle passate gioie e dei beni presenti, e in rinnovato spirito di lode uniti a cielo e terra proclamiamo:

Santo, Santo, Santo… 

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE Sal 30 (31), 17-18a

Fa’ splendere il tuo volto sul tuo servo e salvami, per tua misericordia. Che io non resti confuso, Signore, perché ti ho invocato.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

 

ALLA COMUNIONE

Is 54, 10; 55, 3

«Il mio amore non ti abbandonerà, la mia alleanza di pace non verrà meno dice il Signore di misericordia –. Porgete l’orecchio e venite, ascoltate e avrete la vita: farò con voi un’alleanza eterna come promisi a Davide».

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

Tu che ci nutri e ci rinnovi, o Dio, con la sublimità di questi misteri di grazia, disponi i tuoi fedeli a rendere operosa nella vita la ricchezza della loro divina efficacia.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

 

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo. Amen.