11/06/2017

SANTISSIMA TRINITÀ – Cantate a Dio, -inneggiate al suo nome

Anno A

I Domenica dopo Pentecoste -Rito Ambrosiano

Introduzione

«O Trinità beata, a te cantiamo […], in te fermamente crediamo: accresci la nostra fede»: in questa I domenica dopo Pentecoste, la liturgia ci invita a contemplare «il mistero centrale della fede e della vita cristiana […], sorgente di tutti gli altri misteri […] e luce che li illumina». Nella Santissima Trinità è il mistero stesso di Dio che si manifesta agli uomini quale altissima vita e comunione d’amore, che guida e accompagna il cammino del suo popolo: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe […]. Ho osservato la miseria del mio popolo […] e sono sceso per liberarlo». Nella luce della «Trinità beata ed eterna», siamo chiamati a rileggere tutta la nostra esistenza e ad aprirci al dono di Dio che, con il suo amore misericordioso, ci precede, ci guida e ci salva.

 

MESSA NEL GIORNO

 RITI DI INTRODUZIONE

 ALL’INGRESSO

Benedetta la santa e indivisibile Trinità

che crea l’universo e lo governa

e vive gloriosa nei secoli infiniti.

 

ATTO PENITENZIALE

Fratelli e sorelle, chiamati a contemplare il mistero stesso di Dio, disponiamoci al pentimento: le nostre colpe meritano condanna, ma il Signore sempre ci accoglie e ci dona il suo perdono.

(pausa di silenzio)

Tu che sei venuto a fare di noi il tuo popolo santo: Kyrie, eléison.                                             Kyrie, eléison.

Tu che ci rendi figli del Padre: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu che ci fai dono del tuo Spirito: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

           

 

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

 

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Dio Padre, che mandando agli uomini la Parola di verità e lo Spirito di santificazione ci hai rivelato il tuo mistero mirabile, donaci di confessare la vera fede e di riconoscere la gloria della Trinità eterna, adorando l’unità nella maestà divina. Per Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

 

LITURGIA DELLA PAROLA

 

LETTURA

Es 3, 1-15

La rivelazione a Mosè del Nome divino.

Lettura del libro dell’Esodo.

 

In quei giorni. Mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb. L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava. Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?». Il Signore vide che si era avvicinato per guardare; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!». E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si coprì il volto, perché aveva paura di guardare verso Dio.

Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono latte e miele, verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l’Ittita, l’Amorreo, il Perizzita, l’Eveo, il Gebuseo. Ecco, il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto come gli Egiziani li opprimono. Perciò va’! Io ti mando dal faraone. Fa’ uscire dall’Egitto il mio popolo, gli Israeliti!». Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal faraone e far uscire gli Israeliti dall’Egitto?». Rispose: «Io sarò con te. Questo sarà per te il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall’Egitto, servirete Dio su questo monte».

Mosè disse a Dio: «Ecco, io vado dagli Israeliti e dico loro: “Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi”. Mi diranno: “Qual è il suo nome?”. E io che cosa risponderò loro?». Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: “Io-Sono mi ha mandato a voi”». Dio disse ancora a Mosè: «Dirai agli Israeliti: “Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, mi ha mandato a voi”. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

 

SALMO

Sal 67 (68)

Cantate a Dio, inneggiate al suo nome.

 

O Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo,

quando camminavi per il deserto,

tremò la terra, i cieli stillarono

davanti a Dio, quello del Sinai,

davanti a Dio, il Dio di Israele. R.
Di giorno in giorno benedetto il Signore:

a noi Dio porta la salvezza.

Il nostro Dio è un Dio che salva;

al Signore Dio appartengono

le porte della morte. R.
Verranno i grandi dall’Egitto,

l’Etiopia tenderà le mani a Dio.

Regni della terra, cantate a Dio,

cantate inni al Signore.

Riconoscete a Dio la sua potenza. R.

 

EPISTOLA

Rm 8, 14-17

Nello Spirito possiamo gridare a Dio: Abbà!

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

 

Fratelli, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

 

CANTO AL VANGELO

Cfr  Ap 1, 8

Alleluia.

Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo;

a Dio che è, che era e che viene.

Alleluia.

 

VANGELO

Gv 16, 12-15

Il Padre rivelato dal Figlio e dallo Spirito.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

Gloria a te, o Signore

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

 

DOPO IL VANGELO

Sia lode al Padre che regna nei cieli

e al Figlio che è sovrano con lui;

cantino gloria allo Spirito Santo

tutte le creature beate.

 

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, Dio è amore: uniti e concordi, eleviamo al «Dio dei nostri padri» le preghiere e i desideri che nascono dalla povertà del nostro cuore:

Ascoltaci, Signore nostro Dio!

Per la Chiesa: perché sia nel mondo segno visibile dell’amore trinitario e strumento efficace di salvezza: preghiamo. R.

Per l’umanità intera, perché, confidando unicamente in Dio e nel suo amore, superi ogni sentimento di egoismo, violenza e sopraffazione: preghiamo. R.

Per noi, che nel battesimo siamo stati immersi nella vita divina, perché il mistero di Dio che professiamo nella fede pervada, animi e dia significato a ogni nostra azione: preghiamo. R.

 

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Signore Dio, Padre onnipotente, guarda i tuoi servi che adorano la tua maestà; benedicili e proteggili per il tuo unico Figlio nella potenza dello Spirito Santo e fa’ che trovino nella tua lode letizia sempre più grande. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

 

SUI DONI

Invochiamo il tuo nome, Padre, sui doni che ti presentiamo; consacrali con la tua potenza e trasforma noi tutti in sacrificio perenne a te gradito. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio di infinita potenza.

Tu con il tuo unico Figlio e con lo Spirito Santo sei un solo Dio e un solo Signore, non nell’unità di una sola persona, ma nella Trinità di una sola sostanza. Quanto hai rivelato della tua gloria, noi lo crediamo e, con la stessa fede, senza differenze lo affermiamo del tuo unico Figlio e dello Spirito Santo. Nel proclamare te Dio vero ed eterno noi adoriamo la Trinità delle Persone, l’unità della natura, l’uguaglianza nella maestà divina.

Gli angeli e gli arcangeli, i cherubini e i serafini non cessano di esaltarti; e noi ci uniamo alla loro voce, proclamando l’inno della triplice lode:

Santo, Santo, Santo…

 

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

 

ALLO SPEZZARE DEL PANE

O Trinità beata, a te cantiamo,

alla tua maestà ci prostriamo adoranti,

in te fermamente crediamo:

accresci la nostra fede.

 

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

 

ALLA COMUNIONE

Questa è la fede cattolica:

credere un solo Dio nella Trinità beata

e adorate la Trinità nell’unico Dio.

 

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

O Padre, che ci hai chiamato a partecipare al tuo banchetto di grazia, fa’ che la nostra fede nella Trinità beata ed eterna e nell’unità della natura divina ci custodisca in questa vita terrena e ci sia pegno di salvezza perenne. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

 

RITI DI CONCLUSIONE

 

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.

Amen.