28/01/2018

SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE

Beato chi abita la tua casa, Signore

 

Anno B – IV  dopo  L’EPIFANIA Rito Ambrosiano

Introduzione

Siamo oggi riuniti in questa celebrazione animati da un forte senso di premura per tutti, e di grande fraternità che ha la sua origine nell’unica paternità di Dio che tutti insieme riconosciamo. L’unico battesimo che ci unisce si perfeziona attorno alla mensa della Parola e del Pane di vita da cui le nostre famiglie hanno sempre attinto grande speranza: in questa Parola sono cresciute e di questo Pane si sono nutrite scandendo, a partire da qui, i ritmi quotidiani di vita, di lavoro, di riposo, di festa. Qui impariamo a portare gli uni i pesi degli altri, mettendo al di sopra di ogni cosa e dentro ogni azione la carità che ci rende somiglianti a Dio, perché la pace regni, a partire dalle nostre case, nei nostri quartieri, nelle nostre città e nel mondo intero. Con quello stupore che ci aiuta a condividere la fede, rendiamo dunque grazie al Signore per il dono di questo forte legame che rende salde le nostre case e ci fa famiglie docili alla legge che il Vangelo inscrive sempre nuova nelle nostre esistenze.

 MESSA NEL GIORNO

 RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO                     Pro 23, 24b-25

Esulti di gioia il padre del giusto, gioisca la madre che l’ha generato.

ATTO PENITENZIALE

Fratelli carissimi, nella Famiglia di Nazaret risplende per noi un sublime modello di vita familiare e trova origine l’impegno per una rinnovata testimonianza del vangelo. Invitati dal Signore alla sua mensa di grazia, riconosciamoci bisognosi di salvezza e invochiamo con fiducia la sua misericordia.

Signore Gesù, tu sei venuto tra la tua gente, ma i tuoi non ti hanno accolto: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Signore Gesù, ti sei entrato nelle nostre case per condividere e creare comunione: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Signore Gesù, tu sei presente dove due o tre sono riuniti nel tuo nome: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.           

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

 

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

O Dio onnipotente, che hai mandato tra noi il tuo unico e dilettissimo Figlio a santificare i dolci affetti della famiglia umana e a donare, con la sua immacolata condotta e con le virtù di Maria e di Giuseppe, un modello sublime di vita familiare, ascolta la preghiera della tua Chiesa: concedi ai coniugi le grazie della loro missione di sposi e di educatori e insegna ai figli l’obbedienza che nasce dall’amore. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

 LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA                               Is 45, 14-17

Tu sei un Dio nascosto, Dio d’Israele, salvatore.

Lettura del profeta Isaia.

Così dice il Signore: «Le ricchezze d’Egitto e le merci dell’Etiopia e i Sebei dall’alta statura passeranno a te, saranno tuoi; ti seguiranno in catene, si prostreranno davanti a te, ti diranno supplicanti: “Solo in te è Dio; non ce n’è altri, non esistono altri dèi”». Veramente tu sei un Dio nascosto, Dio d’Israele, salvatore. Saranno confusi e svergognati quanti s’infuriano contro di lui; se ne andranno con vergogna quelli che fabbricano idoli. Israele sarà salvato dal Signore con salvezza eterna. Non sarete confusi né svergognati nei secoli, per sempre.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

SALMO                                  Sal 83 (84)

Beato chi abita la tua casa, Signore.

L’anima mia anela e desidera gli atri del Signore.

Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente. R.

 Anche il passero trova una casa e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. R.

Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio e ha le tue vie nel suo cuore. R.

 

EPISTOLA                               Eb 2, 11-17

Cristo si è reso in tutto simile a noi, suoi fratelli, assumendo carne e sangue.

Lettera agli Ebrei.

Fratelli, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli, dicendo: Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli, in mezzo all’assemblea canterò le tue lodi; e ancora: Io metterò la mia fiducia in lui;

e inoltre: Eccomi, io e i figli che Dio mi ha dato.

Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita. Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO                    Is 45, 15

Alleluia. Veramente tu sei un Dio nascosto, Dio d’Israele, salvatore. Alleluia.

 

VANGELO                             Lc 2, 41-52

Era in tutto a loro sottomesso.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

Gloria a te, o Signore

 In quel tempo. I genitori del Signore Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.

Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

DOPO IL VANGELO                        Lc 2, 51

Ridiscese Gesù nella casa di Nàzaret con Maria e con Giuseppe e visse a loro sottomesso.

 PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, innalziamo le nostre suppliche al Padre, sorgente del vero amore, perché nel suo unico Figlio ricolmi il mondo e le nostre famiglie di ogni grazia e benedizione.

Benedici, Signore, le nostre famiglie.

Per la Chiesa, perché nella parola, nei sacramenti, nella vita fraterna di condivisione, non faccia mai mancare alle famiglie l’amore di Dio che alimenta ogni amore umano: preghiamo. R.

Per noi e per le famiglie presenti nella comunità, perché le nostre case siano luoghi non di isolamento ma di ospitalità e di incontro per una crescita fraterna: preghiamo. R.

Perché la famiglia di Nazaret ci sia di aiuto e di stimolo, affinché nella vita quotidiana ricerchiamo e viviamo ciò che la volontà di Dio ci domanda: preghiamo. R.

(altre intenzioni)

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Larga scenda la tua benedizione, o Padre di misericordia, sulle nostre famiglie perché dal tuo provvido amore ricevano l’aiuto necessario nelle difficoltà della vita e, superato ogni affanno, si ritrovino insieme nella felicità della tua casa. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

 

SUI DONI

Accogli, o Dio, questo sacrificio di salvezza e, per l’intercessione della vergine Maria e di san Giuseppe, fa’ che le nostre famiglie vivano nella tua amicizia e nella tua pace. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

Il tuo unico Figlio, venendo ad assumere la nostra condizione di uomini, volle far parte di una famiglia per esaltare la bellezza dell’ordine da te creato e riportare la vita familiare alla dignità alta e pura della sua origine. Nella casa di Nàzaret regna l’amore coniugale intenso e casto; rifulge la docile obbedienza del Figlio di Dio alla vergine Madre e a Giuseppe, l’uomo giusto a lei sposo; e la concordia dei reciproci affetti accompagna la vicenda di giorni operosi e sereni. O famiglia nascosta ai grandi della terra e alla fama del mondo, più nobile per le sue virtù che non per la sua discendenza regale! In essa, o Padre, hai collocato le arcane primizie della redenzione del mondo.

Per questo disegno di grazia, mentre guardiamo con venerazione e speranza gli esempi della santa famiglia, eleviamo a te, o Padre, la nostra lode di figli:

Santo, Santo, Santo…

 

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

 

ALLO SPEZZARE DEL PANE        Cfr  Lc 2, 42.52

Il Signore Gesù a dodici anni cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli, …….. 

 

ALLA COMUNIONE

Madre di Dio noi ti glorifichiamo perché da te nacque Cristo Signore, che salva tutti quelli che ti onorano. Santa Madre di Dio, rendici a te somiglianti nella vita di grazia.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

O Dio, Padre santo, che ci hai nutrito con il Pane della tua mensa e ci rianimi con l’esempio della santa famiglia, concedi ai tuoi fedeli, che attendono alla missione di sposi e di genitori, di seguire sempre la legge dell’amore evangelico. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo.

Amen.