27/12/2015

SAN GIOVANNI APOSTOLO ED EVANGELISTA

27 dicembre – III giorno dell’ottava di Natale

Rito Ambrosiano

Conobbe i segreti del cielo

 

MESSA NEL GIORNO

 

ALL’INGRESSO

Celebriamo l’apostolo Giovanni

che nella cena posò il capo

sul petto del Signore;

conobbe i segreti del cielo

e diffuse nel mondo intero

le parole della vita.

 

 

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

O Dio, che per mezzo dell’apostolo Giovanni

ci hai rivelato le misteriose profondità del tuo Verbo,

donaci l’intelligenza

che penetra la parola di vita,

annunziata da lui alla tua Chiesa.

Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio,

che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,

per tutti i secoli dei secoli.

 

 

LETTURA

1 Gv 1, 1-10

Quello che era da principio, quello che noi abbiamo veduto noi lo annunciamo anche a voi.

Lettura della prima lettera di san Giovanni apostoli.

 

1Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita – 2la vita infatti si manifestò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi -, 3quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. 4Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena.

5Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. 6Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. 7Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo ci purifica da ogni peccato.

8Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. 9Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. 10Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.

Parola di Dio.

 

 

SALMO

Sal 96 (97)

I tuoi amici, Signore, contempleranno il tuo volto.

 

1Il Signore regna: esulti la terra,

gioiscano le isole tutte.

2Nubi e tenebre lo avvolgono,

giustizia e diritto sostengono il suo trono. R.

 

5I monti fondono come cera davanti al Signore,

davanti al Signore di tutta la terra.

6Annunciano i cieli e la sua giustizia,

e tutti i popoli vedono la sua gloria. R.

 

11Una luce è spuntata per il giusto,

una gioia per i retti di cuore.

12Gioite, giusti, nel Signore,

della sua santità celebrate il ricordo. R.

 

 

EPISTOLA

Rm 10, 8c-15

Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio!

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

 

Fratelli, questa 8è la parola della fede che noi predichiamo. 9Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. 10Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. 11Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso12Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. 13Infatti: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.

14Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? 15E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? Come sta scritto: Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene!

Parola di Dio.

 

 

CANTO AL VANGELO

Cfr. Gv 1, 14

Alleluia.

Il Verbo si è fatto carne,

e noi abbiamo contemplato la sua gloria.

Alleluia.

 

 

VANGELO

Gv 21, 19c-24

Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse a Pietro: 19«Seguimi». 20Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». 21Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». 22Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». 23Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?».

24Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera.

Parola del Signore.

 

 

DOPO IL VANGELO

At 4, 19-20

Pietro e Giovanni replicarono:

«Se sia giusto innanzi a Dio

obbedire a voi più che a lui,

giudicatelo voi stessi;

noi non possiamo tacere

quello che abbiamo visto e ascoltato».

 

 

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

O Dio di bontà,

per l’intercessione di san Giovanni apostolo,

concedi a noi di comprendere e di rivivere

il mistero della nostra redenzione

come egli lo trasmise nel suo vangelo;

e fa’ che meritiamo di conseguire

i doni promessi dal tuo Figlio,

che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

 

Si dice il Credo

 

 

SUI DONI

Santifica, o Dio, i doni che ti offriamo

e fa’ che attingiamo da questa mensa

la conoscenza viva del mistero del tuo Verbo

che rivelasti all’apostolo ed evangelista Giovanni.

Per Cristo nostro Signore.

 

 

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta,

nostro dovere e fonte di salvezza,

rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo,

a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,

venerando i meriti dell’evangelista Giovanni.

Il Signore Gesù lo predilesse

e dall’alto della croce, quasi per testamento,

lo affidò come figlio alla Vergine madre.

Il grande dono d’amore,

che da pescatore lo aveva fatto discepolo,

lo portò a intuire e ad annunziare con singolare chiarezza,

oltre ogni misura di capacità umana,

l’increata divinità del tuo Verbo.

Uniti a questo tuo servo beato

con gli angeli e coi santi eleviamo alla tua maestà

il canto di adorazione e di gioia: Santo…

 

 

Se si usa la preghiera eucaristica I, si dice il Communicantes di Natale.

 

 

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Gv 1, 18

Iddio nessuno lo ha veduto mai;

il Figlio unigenito, che vive nel Padre, ce lo ha rivelato.

 

 

ALLA COMUNIONE

Gv 1, 14. 16

Il Verbo si è fatto carne

ed è venuto ad abitare in mezzo a noi.

Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto.

 

 

DOPO LA COMUNIONE

O Padre, che sei fonte della vita divina e creatore dell’universo,

ascolta la nostra voce:

per l’efficacia di questo sacramento d’amore

abiti sempre in noi il tuo Verbo fatto carne

che l’apostolo Giovanni annunziò al mondo nel suo vangelo.

Per Cristo nostro Signore.