12/06/2016

IV DOMENICA DOPO PENTECOSTE

Anno CRito Ambrosiano

Sacrificio gradito al Signore è l’amore per il fratello

IntroduzioneNella vicenda di Caino e Abele – al centro della liturgia di questa quarta Domenica dopo Pentecoste – è presentata l’esperienza del peccato, che accompagna la vita dell’uomo quando si lascia vincere dal proprio egoismo e dal proprio orgoglio. Chiaro, invece, è l’insegnamento che Gesù ci consegna: «Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono». Accogliere la Parola del Signore significa avere in noi i suoi stessi sentimenti e rinnovare la nostra adesione di fede, perché «la fede è fondamento di ciò che si spera». Possiamo così superare una semplice accoglienza formale dei comandamenti, per fare della nostra vita un’offerta gratuita a Dio: mediante la fede «riceviamo l’esistenza, la forza di agire e la grazia di vivere» e possiamo sperimentare «ogni giorno il (suo) amore di Padre».

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO Cfr  Sal 94 (95), 6-7a

Venite, adoriamo:

prostriamoci a colui che ci ha creato

perché è nostro Signore e nostro Dio.

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, radunati attorno all’altare, disponiamoci al pentimento e riconosciamo i nostri peccati, per essere raggiunti dal dono di grazia del Signore.

(pausa di silenzio)

Tu, Figlio di Dio, che comandi di perdonarci prima di venire al tuo altare: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu, Figlio dell’uomo, che perdoni molto a chi molto ama: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu, Figlio unigenito del Padre, che giustifichi nella fede che opera per mezzo della carità: Kyrie, eléison. 

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Mostra ancora, o Dio forte ed eterno, a favore dei credenti gli antichi prodigi operati dal tuo braccio; vinci ogni avverso potere e dona alla tua Chiesa di professare in libertà la propria fede e di custodire senza timore la tua legge. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA Gen 4, 1-16

Abele e Caino.

Lettura del libro della Genesi.

In quei giorni. Adamo conobbe Eva sua moglie, che concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo grazie al Signore». Poi partorì ancora Abele, suo fratello. Ora Abele era pastore di greggi, mentre Caino era lavoratore del suolo.

Trascorso del tempo, Caino presentò frutti del suolo come offerta al Signore, mentre Abele presentò a sua volta primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovresti forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, e tu lo dominerai».

Caino parlò al fratello Abele. Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. Allora il Signore disse a Caino: «Dov’è Abele, tuo fratello?». Egli rispose: «Non lo so. Sono forse io il custode di mio fratello?». Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto, lontano dal suolo che ha aperto la bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano. Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra». Disse Caino al Signore: «Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono. Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e dovrò nascondermi lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi ucciderà». Ma il Signore gli disse: «Ebbene, chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché nessuno, incontrandolo, lo colpisse. Caino si allontanò dal Signore e abitò nella regione di Nod, a oriente di Eden.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

SALMO Sal 49 (50)

Sacrificio gradito al Signore è l’amore per il fratello.

Parla il Signore, Dio degli dèi, convoca la terra da oriente a occidente. «Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici, i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti». R.

Al malvagio Dio dice: «Perché vai ripetendo i miei decreti e hai sempre in bocca la mia alleanza, tu che hai in odio la disciplina e le mie parole ti getti alle spalle? R.


Ti siedi, parli contro il tuo fratello, getti fango contro il figlio di tua madre. Hai fatto questo e io dovrei tacere? Forse credevi che io fossi come te! Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa».
R.

EPISTOLA Eb 11, 1-6

Senza fede è impossibile essere graditi a Dio: per fede Abele offrì un sacrificio migliore di quello di Caino.

Lettera agli Ebrei.

Fratelli, la fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.

Per fede, noi sappiamo che i mondi furono formati dalla parola di Dio, sicché dall’invisibile ha preso origine il mondo visibile.

Per fede, Abele offrì a Dio un sacrificio migliore di quello di Caino e in base ad essa fu dichiarato giusto, avendo Dio attestato di gradire i suoi doni; per essa, benché morto, parla ancora.

Per fede, Enoc fu portato via, in modo da non vedere la morte; e non lo si trovò più, perché Dio lo aveva portato via. Infatti, prima di essere portato altrove, egli fu dichiarato persona gradita a Dio. Senza la fede è impossibile essergli graditi; chi infatti si avvicina a Dio, deve credere che egli esiste e che ricompensa coloro che lo cercano.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO Mc 11, 25

Alleluia. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate,

perché anche il Padre vostro che è nei cieli

perdoni a voi le vostre colpe. Alleluia.

VANGELO Mt 5, 21-24

Non uccidere. Ma io vi dico: nessuno si adiri con il proprio fratello.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

Gloria a te, o Signore

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.

Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

DOPO IL VANGELO Cfr  Es 32, 12-13

Signore, cessi la tua ira;

sii clemente verso le colpe del tuo popolo,

come giurasti su te stesso, o Dio.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, il fondamento della legge è l’amore: rinnovati nella fede e nella speranza, apriamo i cuori alla preghiera di lode e di supplica.

Ascoltaci, Signore.

Per la Chiesa, chiamata a essere luogo del servizio e dell’amore fraterno, ti preghiamo. R

Per i popoli, che sperimentano il dramma della guerra e della violenza, ti preghiamo. R

Per la società civile e per quanti hanno responsabilità istituzionali e di governo, ti preghiamo. R

Per noi, riuniti attorno alla mensa della Parola e dell’Eucaristia in questo giorno di festa, ti preghiamo. R

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Verso le tue creature, o Dio, tu preferisci la misericordia allo sdegno; vedi quanto siamo deboli e incerti e fa’ prevalere sulla nostra povertà la luce e la forza della tua grazia. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. 

SUI DONI

Ci vengono dalla tua generosità, o Padre, I doni che ora ti offriamo; accoglili con bontà e trasformali nei tuoi santi misteri perché sostengano la nostra quotidiana esistenza e ci conducano alla felicità eterna. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, esaltarti sempre, qui e in ogni luogo, Dio onnipotente e santo.

Da te riceviamo l’esistenza, la forza di agire e la grazia di vivere, e così tu dimostri ogni giorno il tuo amore di padre. Già in questa fuggevole vita ci assicuri e ci anticipi il possesso della ricchezza eterna e, donandoci le primizie dello Spirito che ha risuscitato dai morti Cristo Signore, ci serbi nella viva speranza di partecipare alla gloria senza fine.

Gioiosi per questa certezza, uniti al canto perenne degli angeli, ti eleviamo l’inno di riconoscimento e di lode:

Santo, Santo, Santo… 

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE Sal 9, 2b-3

Annunzierò, o Dio,

le tue gesta mirabili,

gioisco in te ed esulto,

canto inni al tuo nome, o Altissimo.

ALLA COMUNIONE

Scorre la vita

e i nostri giorni volgono alla fine.

Fin che c’è dato tempo

leviamoci a dar lode a Cristo Signore.

Teniamo accese le lampade

perché il Giudice dell’universo

sta per giudicare tutte le genti.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

Abbiamo ricevuto, o Padre, i doni del sacro mistero; la celebrazione che il tuo Figlio ci ha comandato di compiere in sua memoria sia efficace soccorso alla nostra debolezza e ci conservi nella comunione con lui, che vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.

Amen.