6/12/2015

IV DOMENICA DI AVVENTO

 

Anno C

Rito Ambrosiano

L’ingresso del Messia

Introduzione

«Alzatevi, o porte: entri il re della gloria»: al centro di questa Domenica è il tema dell’Ingresso del Messia. Il Tempo di Avvento, con il suo richiamo alla conversione e alla vigilanza, è illuminato da una speranza: «Il germoglio del Signore crescerà in onore e gloria e il frutto della terra sarà a magnificenza e ornamento per i superstiti di Israele». La liturgia ambrosiana affida alla pagina evangelica dell’Ingresso di Gesù a Gerusalemme il compito di richiamare simbolicamente il suo ritorno glorioso alla fine dei tempi. Il Signore vuole entrare nella nostra vita e nella nostra storia, per renderci partecipi del suo amore che salva e santifica, e chiede a ciascuno di accoglierlo.

LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA

VANGELO DELLA RISURREZIONE

Mt 28, 8-10

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Matteo.

Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, il Signore Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».

Cristo Signore è risorto!

Rendiamo grazie a Dio!

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO

Lc 1, 68-69a. 70

Sia benedetto, Dio, Signore di Israele, che ha visitato e redento il suo popolo. Ha suscitato tra noi un salvatore, come aveva promesso

Fratelli carissimi, il Signore viene e ci offre la sua salvezza: vigilando nell’attesa, manifestiamo il nostro sincero pentimento e, riconoscendoci peccatori, invochiamo con fiducia misericordia e perdono.

Tu, Figlio di Davide, che vieni a visitare il tuo popolo nella pace: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Tu, Agnello di Dio, che offri la tua vita per la salvezza del mondo: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Tu, Vita e Luce dei credenti, che vuoi essere tutto in tutti: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

(non si dice il GLORIA)

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Ci illumini, o Dio, e ci mondi il cuore da ogni macchia di colpa la venuta del tuo Verbo, Gesù Cristo, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA

Is 4, 2-5

Verrà il Signore sul monte Sion come una nube.

Lettura del profeta Isaia.

In quei giorni, Isaia disse: «In quel giorno, il germoglio del Signore crescerà in onore e gloria e il frutto della terra sarà a magnificenza e ornamento per i superstiti d’Israele. Chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo: quanti saranno iscritti per restare in vita in Gerusalemme. Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato, con il soffio del giudizio e con il soffio dello sterminio, allora creerà il Signore su ogni punto del monte Sion e su tutti i luoghi delle sue assemblee una nube di fumo durante il giorno e un bagliore di fuoco fiammeggiante durante la notte, perché la gloria del Signore sarà sopra ogni cosa come protezione».

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

SALMO

Sal 23 (24)

Alzatevi, o porte: entri il Re della gloria.

Chi potrà salire il monte del Signore?

Chi potrà stare nel suo luogo santo?

Chi ha mani innocenti e cuore puro,

chi non si rivolge agli idoli,

chi non giura con inganno. R.

Egli otterrà benedizione dal Signore,

giustizia da Dio sua salvezza.

Ecco la generazione che lo cerca,

che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. R.

Alzate, o porte, la vostra fronte,

alzatevi, soglie antiche, ed entri il re della gloria.

Chi è mai questo re della gloria?

Il Signore degli eserciti è il re della gloria. R.

EPISTOLA

Eb 2, 5-15

Avendo sottomesso a lui tutte le cose, nulla ha lasciato che non gli fosse sottomesso.

Lettera agli Ebrei.

Fratelli, non certo a degli angeli Dio ha sottomesso il mondo futuro, del quale parliamo. Anzi, in un passo della Scrittura qualcuno ha dichiarato: Che cos’è l’uomo perché di lui ti ricordi o il figlio dell’uomo perché te ne curi? Di poco l’hai fatto inferiore agli angeli, di gloria e di onore l’hai coronato e hai messo ogni cosa sotto i suoi piedi.

Avendo sottomesso a lui tutte le cose, nulla ha lasciato che non gli fosse sottomesso. Al momento presente però non vediamo ancora che ogni cosa sia a lui sottomessa. Tuttavia quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti.

Conveniva infatti che Dio – per il quale e mediante il quale esistono tutte le cose, lui che conduce molti figli alla gloria – rendesse perfetto per mezzo delle sofferenze il capo che guida alla salvezza. Infatti, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli, dicendo: Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli, in mezzo all’assemblea canterò le tue lodi;

e ancora: Io metterò la mia fiducia in lui; e inoltre: Eccomi, io e i figli che Dio mi ha dato.

Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

Cfr  Mt 21, 9

Alleluia.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore!

Osanna al figlio di Davide!

Alleluia.

VANGELO

Lc 19, 28-38

Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

Gloria a te, o Signore

In quel tempo. Il Signore Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: “Perché lo slegate?”, risponderete così: “Il Signore ne ha bisogno”». Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?». Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno». Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada.

Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo: «Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

DOPO IL VANGELO

Sof 3, 16-17a

Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore tuo Dio in mezzo a te

è un salvatore potente, per te esulterà di gioia.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, al Signore, che viene a liberarci con la forza del suo amore, eleviamo fiduciosi la nostra comune e unanime preghiera.

Vieni, Signore Gesù!

Per la Chiesa, perché, in questo tempo di attesa, si purifichi da tutto ciò che è del mondo, orientando il proprio cuore ai beni futuri: preghiamo. R.

Per i giovani, perché, senza paura, lascino entrare il Signore nella loro vita, affidando a Lui ogni speranza e desiderio di libertà: preghiamo. R.

Per ciascuno di noi, perché, sorretti dallo Spirito del nostro cammino incontro a Cristo, sappiamo essere perseveranti nella preghiera e nella carità: preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

La tua grazia, o Dio onnipotente, ispiri e sostenga nel cammino della salvezza quanti aspettano il Signore con ardente speranza; dona loro il tuo aiuto per la vita presente e i beni di quella futura. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. 

SUI DONI

Santifica, o Dio, i nostri doni perché, ricevendoli al convito del tuo Figlio, vi troviamo il pegno della gloria eterna. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta esaltarti, o Dio onnipotente, celebrando in letizia l’avvento della nostra salvezza.

Con la tua promessa di redenzione hai risollevato dopo la colpa a nuova speranza di grazia il genere umano, creato in santità e giustizia nel tuo Verbo divino, e nella pienezza dei tempi hai mandato lo stesso tuo Verbo nel mondo perché, vivendo come uomo tra noi, ci aprisse il mistero del tuo amore paterno e, sciolti i legami mortali del male, ci infondesse di nuovo la vita eterna del cielo.

Riconoscenti per questo tuo dono, uniti agli angeli e ai santi, eleviamo insieme l’inno della tua gloria:

Santo, Santo, Santo… 

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE

O Dio con noi, nostro sovrano, che ci hai dato la legge dell’amore, tu, che le genti attendono,

tu, che le puoi redimere,

vieni a salvarci.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE

Sal 61, 3a. 6b. 8b. 9ab

Dio solo mi salva e mi sorregge;

io resisto perché mi appoggio a lui.

È Dio la mia speranza e il mio soccorso;

confidare in lui,

a lui aprite tutto il vostro cuore.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

O Dio, che già nel sacramento divino ci hai largamente anticipato la redenzione eterna, ascolta la nostra supplica: tanto più accresci il nostro interiore proposito di celebrare degnamente il mistero di salvezza, quanto più il trascorrere dei giorni ci avvicina il prezioso natale di Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

 

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo. Amen.