25/06/2017

III DOMENICA DOPO PENTECOSTE –

 Benedetto il Signore  che dona la vita

 

Anno A – Rito Ambrosiano

Giornata mondiale per la Carità del Papa

 

Introduzione

«Benedetto il Signore che dona la vita»: è la preghiera al centro della liturgia di questa III domenica dopo Pentecoste. Nel disegno di Dio, la creazione dell’uomo è al vertice del creato, perché ne sia il custode attento e premuroso. L’impegno affidato all’uomo di ogni tempo non deve però farci dimenticare il primato di Dio, che solo può donare la vita e orientarla verso il vero bene: «Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: “Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché,nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire”». Per questo, quando l’uomo tenta di sostituirsi a Dio, credendo di poter distinguere da solo ciò che è bene da ciò che è male, sceglie di abbandonare la luce per camminare nelle tenebre, lontano dal Dio e dal suo amore.

 

MESSA NEL GIORNO

 RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO                        Sal 26 (27), 1

Il Signore è la mia luce e la mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore difende la mia vita:
di chi avrò paura?

 

ATTO PENITENZIALE

Fratelli e sorelle, chiamati a camminare nella luce del Signore, rinnoviamo la nostra totale adesione a lui, unico Salvatore del mondo, e con fede manifestiamo il nostro sincero pentimento e riconosciamoci bisognosi della sua infinita misericordia.

(pausa di silenzio)

Pietà di noi, Signore.

Contro di te abbiamo peccato.

Mostraci, Signore, la tua misericordia.

E donaci la tua salvezza.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

          

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

 

 

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Concedi, o Dio, ai tuoi figli la salute e la serenità dello spirito, infondi nei cuori il disgusto per ogni forma di male e il desiderio ardente del bene; fa’ che la nostra vita si adorni di opere giuste, meritando così di essere da te benedetta e sempre difesa dalla tua grazia. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

 

 

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA                               Gn 2, 4b-17

La creazione dell’uomo.

Lettura del libro della Genesi.

 

Nel giorno in cui il Signore Dio fece la terra e il cielo nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata, perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c’era uomo che lavorasse il suolo, ma una polla d’acqua sgorgava dalla terra e irrigava tutto il suolo. Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.

Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi. Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre attorno a tutta la regione di Avìla, dove si trova l’oro e l’oro di quella regione è fino; vi si trova pure la resina odorosa e la pietra d’ònice. Il secondo fiume si chiama Ghicon: esso scorre attorno a tutta la regione d’Etiopia. Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre a oriente di Assur. Il quarto fiume è l’Eufrate.

Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.

Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire».

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

 

SALMO                                Sal 103 (104)

Benedetto il Signore che dona la vita.

 

Quante sono le tue opere, Signore!

Le hai fatte tutte con saggezza;

la terra è piena delle tue creature. R.

 

Tutti da te aspettano

che tu dia loro il cibo a tempo opportuno.

Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;

apri la tua mano, si saziano di beni. R.

 

Nascondi il tuo volto: li assale il terrore;

togli loro il respiro: muoiono,

e ritornano nella loro polvere.

Mandi il tuo spirito, sono creati,

e rinnovi la faccia della terra. R.

 

 

 

EPISTOLA                             Rm 5, 12-17

Per un solo uomo il peccato, per un solo Uomo la grazia.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

 

Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato… Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.

Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo si sono riversati in abbondanza su tutti. E nel caso del dono non è come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed è per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed è per la giustificazione. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

 

CANTO AL VANGELO                 Col 1, 16b

Alleluia. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Alleluia.

 

VANGELO                              Gv 3, 16-21

Dio ha dato il suo Figlio, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

Gloria a te, o Signore

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

 

DOPO IL VANGELO  Cfr. Sal 67 (68), 6b. 7a. 36b

Dio regna nel suo santuario. Egli, che ci raccoglie nella sua casa come figli uniti e concordi, darà forza e vigore al suo popolo.

 

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, «chiunque crede in Cristo ha la vita eterna»: con fede e speranza accresciute, innalziamo fiduciosi le nostre preghiere.

Ascoltaci Signore!

Per la Chiesa, perché, con parola forte e in coerenza di vita, continui ad annunciare in Cristo l’unica speranza di salvezza per il mondo: preghiamo. R.

Per quanti sono chiamati a responsabilità istituzionali e di governo, perché, nel loro impegno a servizio del bene comune, sappiano promuovere la costruzione di una società onesta e solidale: preghiamo. R.

Per noi, perché, nonostante le nostre mancanze e i nostri limiti, sappiamo essere testimoni della novità del Vangelo in ogni ambiente di vita: preghiamo. R.

 

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Ascolta, o Dio che tutto puoi, le nostre suppliche e concedi benevolo il frutto della tua consueta misericordia a tutti coloro che inviti a confidare nel tuo amore di padre. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

 

SUI DONI

La tua azione santificatrice, o Dio vivo e vero, discenda sulle nostre offerte, e la partecipazione ai divini misteri ci asterga da ogni contagio di male e ci conduca al dono della vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Tu hai tanto amato il mondo e tanta pietà hai provato per noi, da mandare il tuo Unigenito come redentore a condividere interamente la nostra vita, tranne che nel peccato.
Così nel tuo Figlio fatto uomo ci hai amato tutti con un amore nuovo e più alto e nella sua obbedienza a questo disegno di grazia ci hai ridonato la primitiva ricchezza che nella disobbedienza della colpa era andata perduta. Per questa misericordia che ci ha salvato cantiamo la nostra gioia e, uniti ai cori degli angeli e dei santi, eleviamo l’inno di riconoscenza e di lode:

Santo, Santo, Santo…

 

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

 

ALLO SPEZZARE DEL PANE             Gv 17, 11b

Padre santo, conserva nel tuo nome coloro che mi hai dato: che siano una cosa sola come noi lo siamo.

 

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

 

ALLA COMUNIONE

Gli angeli circondano adoranti l’altare e i sacerdoti consacrano il corpo e il sangue di Cristo, cantando gioiosi: «Gloria a Dio nell’alto dei cieli».

 

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

O Padre, che generosamente ci hai saziato   col pane della salvezza, libera il nostro cuore da ogni nascosta ombra di colpa e difendici dalle insidie di ogni avverso potere.

Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.

Amen.