18/09/2016
III DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE
Anno C Rito Ambrosiano
Cantate al Signore, acclamate il suo santo nome
Introduzione
«Le opere che il Padre mi ha dato da compiere, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato»: la parola e le opere di Gesù trovano conferma nella testimonianza del Padre, che Giovanni Battista per primo ha accolto. Giovanni, a sua volta, ha dato testimonianza e, come «lampada che arde e risplende», è stato illuminato dalla verità che annunciava e si è lasciato guidare dalla stessa luce del Signore. «La fede è un atto con cui ci affidiamo liberamente a Dio. La fede è dono di Dio, ma è anche atto profondamente libero e umano, è un assenso con cui la nostra mente e il nostro cuore dicono il loro “sì” a Dio, confessando che Gesù è il Signore» (Benedetto XVI). Alla scuola della parola di Dio, siamo chiamati a seguire l’esempio del Precursore del Signore, tenendo «fisso lo sguardo su Gesù, che dà origine alla fede e la porta a compimento» (Epistola).
MESSA NEL GIORNO
RITI DI INTRODUZIONE
ALL’INGRESSO Sal 118 (119), 137. 124a
Tu sei giusto, Signore,
e retto nei tuoi giudizi;
usa misericordia col tuo servo.
ATTO PENITENZIALE
Fratelli carissimi, invitati dal Signore alla mensa del suo sacrificio redentore, riconosciamoci peccatori e bisognosi del perdono che solo lui può donarci.
Tu che fai passare dalla morte alla vita chi ascolta la tua parola: Kyrie, eléison.
Kyrie, eléison.
Tu che ci sottoponi al giudizio della tua croce: Kyrie, eléison.
Kyrie, eléison.
Tu che verrai a giudicare le nostre opere: Kyrie, eléison.
Kyrie, eléison.
Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.
GLORIA
Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Preghiamo.
Serbaci nella tua fedeltà, o Dio vivo e vero, e conforta con la tua grazia i nostri cuori; dònaci di attendere con gioiosa dedizione al canto della tua lode e di crescere nell’amore fraterno. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli..
Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
LETTURA Is 43, 24c – 44, 3
Tu mi hai dato molestia con i peccati, ma io cancello i tuoi misfatti per amore di me stesso.
Lettura del profeta Isaia.
Così dice il Signore Dio: «Non hai acquistato con denaro la cannella per me né mi hai saziato con il grasso dei tuoi sacrifici. Ma tu mi hai dato molestia con i peccati, mi hai stancato con le tue iniquità. Io, io cancello i tuoi misfatti per amore di me stesso, e non ricordo più i tuoi peccati. Fammi ricordare, discutiamo insieme; parla tu per giustificarti. Il tuo primo padre peccò, i tuoi intermediari mi furono ribelli. Perciò profanai i capi del santuario e ho votato Giacobbe all’anatema, Israele alle ingiurie».
Ora ascolta, Giacobbe mio servo, Israele che ho eletto. Così dice il Signore che ti ha fatto, che ti ha formato dal seno materno e ti soccorre: «Non temere, Giacobbe mio servo, Iesurùn che ho eletto,
poiché io verserò acqua sul suolo assetato, torrenti sul terreno arido. Verserò il mio spirito sulla tua discendenza, la mia benedizione sui tuoi posteri».
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
SALMO Sal 32 (33)
Cantate al Signore, acclamate il suo santo nome.
Cantate al Signore un canto nuovo,
con arte suonate la cetra e acclamate,
perché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera. R.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore. R.
L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
È in lui che gioisce il nostro cuore,
nel suo santo nome noi confidiamo. R.
EPISTOLA Eb 11, 39 12, 4
Tenete fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento.
Lettera agli Ebrei.
Fratelli, i nostri padri, pur essendo stati approvati a causa della loro fede, non ottennero ciò che era stato loro promesso: Dio infatti per noi aveva predisposto qualcosa di meglio, affinché essi non ottenessero la perfezione senza di noi.
Anche noi dunque, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento. Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio. Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo. Non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO Cfr Gv 14, 11
Alleluia. Io sono nel Padre e il Padre è in me, dice il Signore; credetelo per le opere stesse.
Alleluia.
VANGELO Gv 5, 25-36
Quanti ascolteranno la voce del Figlio di Dio vivranno.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni.
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera. Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato».
Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo
DOPO IL VANGELO Sal 101 (102), 12-13
I miei giorni sono come ombra che declina,
come l’erba tagliata inaridisco.
Ma tu, Signore, rimani in eterno,
il tuo ricordo per ogni generazione.
PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, rianimati dalla bontà del Signore, imploriamo il suo soccorso, affinché ci attiri a lui con la forza del suo amore.
Salvaci, Signore.
Per la Chiesa: annunci la vita buona del Vangelo, quale sorgente dell’amore, della giustizia e della pace: preghiamo. R.
Per le famiglie: aprendosi al mondo, sappiano rinnovare il proprio impegno nella trasmissione della fede: preghiamo. R.
All’inizio di un nuovo anno scolastico, ti affidiamo gli alunni, le loro famiglie, gli insegnanti, i dirigenti scolastici e il personale della scuola: aiutali a realizzare una vera alleanza educativa, affinché i giovani diventino persone responsabili della propria vita e di quella del loro prossimo: preghiamo. R.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Non abbandonarci, o Dio e non privarci dei tuoi doni di grazia; venga dalla pietà del tuo cuore di padre quanto non è dato di compiere alla nostra debolezza. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
LITURGIA EUCARISTICA
PROFESSIONE DI FEDE
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)
e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
SUI DONI
Accogli, o Dio, le nostre offerte in questo incontro mirabile della nostra povertà e della tua grandezza: noi ti presentiamo le cose che da te ci provengono, tu donaci in cambio te stesso. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta esaltarti, Dio di misericordia infinita.
Cristo Signore nostro, nascendo dalla Vergine, ci ha liberato dall’antica decadenza e ha rinnovato la nostra natura mortale. Con la sua passione ha espiato le nostre colpe, con la sua risurrezione ci ha aperto il varco alla vita eterna e con la sua ascensione alla tua gloria, o Padre, ci ha dischiuso le porte del regno.
Per questo disegno di grazia, uniti a tutte le voci adoranti del cielo e della terra, eleviamo a te, unico e immenso Dio col Figlio e con lo Spirito Santo, l’inno della triplice lode:
Santo, Santo, Santo…
ANAMNESI
Mistero della fede.
Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Il Pane di vita è spezzato,
il Calice è benedetto.
Il tuo corpo ci nutra, o Dio nostro,
il tuo sangue ci dia vita e ci salvi.
PADRE NOSTRO
Padre nostro che sei nei cieli…
ALLA COMUNIONE Sal 103 (104), 33-34
Finché avrò vita, canterò al Signore,
finché esisto, voglio inneggiare a Dio.
A lui sia gradito il mio canto;
in lui sarà la mia gioia.
DOPO LA COMUNIONE
Preghiamo.
O Dio, che alla tua mensa ci hai nutrito col Pane del cielo, fa’ che questo divino alimento ravvivi in noi l’amore per te e ci spinga a vederti e a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
Amen.