13/11/2016

I DOMENICA DI AVVENTO- La venuta del Signore

Anno A–Rito Ambrosiano

Introduzione

«Il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. Allora comparirà in cielo il segno del Figlio dell’uomo»: la liturgia di questa Domenica, attraverso una serie di immagini simboliche, annuncia e descrive la venuta del Signore e i segni che l’accompagnano. Il Tempo di Avvento apre il cammino di un nuovo anno liturgico e, disponendoci alla celebrazione del Mistero dell’Incarnazione, orienta il nostro sguardo nella fede alla seconda venuta del Signore alla fine dei tempi. Il nostro pellegrinaggio terreno non è senza mèta, non è schiacchiato dall’irrompere delle forze della natura e, nonostante la precarietà della nostra esistenza, è illuminato da una certezza: solo il Signore Gesù può condurci a salvezza e, «quando verrà di nuovo nello splendore della gloria, potremo ottenere, in pienezza di luce, i beni promessi che ora osiamo sperare, vigilando nell’attesa».

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO

Sal  24 (25), 5. 3b

A te elevo il mio animo, Signore, confido in te, mio Dio. Che io non resti deluso!

I miei nemici non mi scherniranno, non è confuso chi confida in te.

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, la liturgia dell’Avvento non vuole suscitare in noi l’ansiosa attesa della «fine», ma è invito a camminare nella speranza verso il compimento della nostra storia. Con fiducia, rinnoviamo la nostra adesione al Signore e, ricono­scendoci tutti peccatori, invochiamo la sua infinita misericordia e il suo perdono.

(pausa di silenzio)

Tu che sei venuto nel mondo per salvarci: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Tu che fai passare dalla morte alla vita chi ascolta la tua Parola: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Tu che verrai un giorno a giudicare le nostre opere: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

(non si dice il GLORIA)

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

O Dio misericordioso, che nel tuo Unigenito ci hai fatto rinascere creature nuove, guarda all’opera del tuo grande amore e rendici puri da ogni macchia di peccato, nell’attesa del tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA

Is 51, 4-8

I cieli si dissolveranno, ma la mia salvezza durerà per sempre.

Lettura del profeta Isaia.

Così dice il Signore Dio: «Ascoltatemi attenti, o mio popolo; o mia nazione, porgetemi l’orecchio. Poiché da me uscirà la legge, porrò il mio diritto come luce dei popoli. La mia giustizia è vicina, si manifesterà la mia salvezza; le mie braccia governeranno i popoli.

In me spereranno le isole, avranno fiducia nel mio braccio. Alzate al cielo i vostri occhi e guardate la terra di sotto, poiché i cieli si dissolveranno come fumo, la terra si logorerà come un vestito e i suoi abitanti moriranno come larve. Ma la mia salvezza durerà per sempre, la mia giustizia non verrà distrutta. Ascoltatemi, esperti della giustizia, popolo che porti nel cuore la mia legge. Non temete l’insulto degli uomini, non vi spaventate per i loro scherni; poiché le tarme li roderanno come una veste e la tignola li roderà come lana, ma la mia giustizia durerà per sempre, la mia salvezza di generazione in generazione».

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

SALMO

Sal 49 (50)

Viene il nostro Dio, viene e si manifesta.

Parla il Signore, Dio degli dèi,

convoca la terra da oriente a occidente.

Da Sion, bellezza perfetta,

Dio risplende. R.

Viene il nostro Dio e non sta in silenzio;

davanti a lui un fuoco divorante,

intorno a lui si scatena la tempesta.

Convoca il cielo dall’alto

e la terra per giudicare il suo popolo. R.

«Davanti a me riunite i miei fedeli,

che hanno stabilito con me l’alleanza

offrendo un sacrificio».

I cieli annunciano la sua giustizia:

è Dio che giudica. R.

EPISTOLA

2Ts 2, 1-14

Prima dovrà essere rivelato il figlio della perdizione, che il Signore Gesù distruggerà col soffio della sua bocca.

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi.

Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente.

Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti verrà l’apostasia e si rivelerà l’uomo dell’iniquità, il figlio della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra ogni essere chiamato e adorato come Dio, fino a insediarsi nel tempio di Dio, pretendendo di essere Dio.

Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, io vi dicevo queste cose? E ora voi sapete che cosa lo trattiene perché non si manifesti se non nel suo tempo. Il mistero dell’iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo colui che finora lo trattiene. Allora l’empio sarà rivelato e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà con lo splendore della sua venuta. La venuta dell’empio avverrà nella potenza di Satana, con ogni specie di miracoli e segni e prodigi menzogneri e con tutte le seduzioni dell’iniquità, a danno di quelli che vanno in rovina perché non accolsero l’amore della verità per essere salvati. Dio perciò manda loro una forza di seduzione, perché essi credano alla menzogna e siano condannati tutti quelli che, invece di credere alla verità, si sono compiaciuti nell’iniquità.

Noi però dobbiamo sempre rendere grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, per mezzo dello Spirito santificatore e della fede nella verità. A questo egli vi ha chiamati mediante il nostro Vangelo, per entrare in possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

Alleluia.

Iddio verrà e si farà vedere;

il nostro Dio non tarderà a venire.

Alleluia.

VANGELO

Mt 24, 1-31

Vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

In quel tempo. Mentre il Signore Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. Egli disse loro: «Non vedete tutte queste cose? In verità io vi dico: non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sarà distrutta».

Al monte degli Ulivi poi, sedutosi, i discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: «Di’ a noi quando accadranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo».

Gesù rispose loro: «Badate che nessuno vi inganni! Molti infatti verranno nel mio nome, dicendo: “Io sono il Cristo”, e trarranno molti in inganno. E sentirete di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi, perché deve avvenire, ma non è ancora la fine. Si solleverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo è solo l’inizio dei dolori.

Allora vi abbandoneranno alla tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. Molti ne resteranno scandalizzati, e si tradiranno e odieranno a vicenda. Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; per il dilagare dell’iniquità, si raffredderà l’amore di molti. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. Questo vangelo del Regno sarà annunciato in tutto il mondo, perché ne sia data la testimonianza a tutti i popoli; e allora verrà la fine.

Quando dunque vedrete presente nel luogo santo l’abominio della devastazione, di cui parlò il profeta Daniele – chi legge, comprenda -, allora quelli che sono in Giudea fuggano sui monti, chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere le cose di casa sua, e chi si trova nel campo non torni indietro a prendere il suo mantello. In quei giorni guai alle donne incinte e a quelle che allattano!

Pregate che la vostra fuga non accada d’inverno o di sabato. Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale non vi è mai stata dall’inizio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuno si salverebbe; ma, grazie agli eletti, quei giorni saranno abbreviati.

Allora, se qualcuno vi dirà: “Ecco, il Cristo è qui”, oppure: “È là”, non credeteci; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi segni e miracoli, così da ingannare, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l’ho predetto.

Se dunque vi diranno: “Ecco, è nel deserto”, non andateci; “Ecco, è in casa”, non credeteci. Infatti, come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Dovunque sia il cadavere, lì si raduneranno gli avvoltoi.

Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte.

Allora comparirà in cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e gloria. Egli manderà i suoi angeli, con una grande tromba, ed essi raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro dei cieli».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

DOPO IL VANGELO

Cfr  Mt 24, 27; 25, 13; 26, 41

Come un lampo da oriente a occidente, tale sarà il ritorno del Figlio dell’uomo. Vegliate tutti e pregate: non sapete il giorno né l’ora, quando il nostro Signore metterà fine al mondo.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, con la certezza di essere esauditi, rivol­giamo le nostre implorazioni a Cristo, Sole di giustizia che mai vedrà tramonto, perché, al suo ritorno nella gloria, ci trovi vigilanti nella preghiera e pronti ad accoglierlo.

Vieni, Signore Gesù!

Per la Chiesa Ambrosiana, che oggi inizia il cammino dell’Avvento: ti preghiamo. R

Per il mondo, provato dall’odio, dall’ingiustizia e dalla violenza: ti preghiamo. R

Per i fratelli che vivono nella malattia, nella prova e nella povertà: ti preghiamo. R

Per tutti noi, raccolti in comunione di fede e di amore: ti preghiamo. R

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

O Dio, risveglia la tua potenza e vieni; allontana gli assalti del male e sostieni la Chiesa che si affida alla tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. 

SUI DONI

Accogli, o Dio, il sacrificio che ti offriamo perché accresca la nostra dedizione e porti a compimento la nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, renderti grazie, o Padre santo e onnipotente, per Cristo Signore nostro. Con la sua prima venuta nell’umiltà della carne egli portò a compimento l’antica speranza e aprì il passaggio all’eterna salvezza; quando verrà di nuovo nello splendore della gloria potremo ottenere, in pienezza di luce, i beni promessi che ora osiamo sperare, vigilando nell’attesa. Con questa fiducia, uniti ai cori degli angeli, cantiamo insieme l’inno di lode:

Santo, Santo, Santo… 

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Is 40, 10a. 11

Ecco, il Signore Dio viene con potenza. Come un pastore guiderà il suo gregge, con la sua mano radunerà gli agnelli e li terrà tra le sue braccia.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE

Is 49, 13

Gioite, o cieli; esulta, o terra; gridate di gioia, o monti, perché il Signore consola il suo popolo con la sua mano radunerà gli agnelli e ha pietà degli infelici.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

Ricevuti i tuoi doni di grazia ti chiediamo, o Dio onnipotente, che cresca in noi, assidui alla tua cena, il frutto della nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo.

Amen.