31/12/2017

DOMENICA NELL’OTTAVA DEL NATALE DEL SIGNORE -

Cristo Verbo e Sapienza di Dio –

Rito Ambrosiano

 

Introduzione

«Il Figlio del suo amore è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione»: è il cuore della liturgia di questa Domenica che segue al Natale del Signore. Nel Mistero dell’Incarnazione siamo chiamati ad «adorare con fervido cuore il disegno divino che ci ha rinnovato». È svelato il senso del nostro cammino nel tempo, perché il Figlio, che è partecipe dell’eternità del Padre, si è fatto compagno dell’uomo, ponendo la sua tenda fra le nostre tende. Nel Mistero del Verbo incarnato comprendiamo l’altezza della nostra dignità: «Egli non esitò a nascere, non esitò a patire ogni cosa, sopportò anche la croce, per stringerci in famiglia con Lui. Allo sguardo apparve uomo, offrendosi come uomo a chi lo vedeva, ma riservandosi Dio a chi credeva in lui» (sant’Agostino). Per questo la nostra preghiera vive ancora della stessa gioia del Natale e ne invoca i doni di grazia.

 

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO

Nel Padre rimane l’eternità, la Madre conserva la verginità.
L’Invisibile non sdegnò assumere l’umana natura;
è figlio dell’uomo e sempre Signore del mondo.

 

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, la celebrazione del Natale del Signore, che si prolunga in questi giorni, è per noi fonte di «libertà e perdono»: con speranza e fiducia, riconosciamo i nostri peccati e manifestiamo il nostro sincero pentimento.

Tu, Verbo di Dio, via che conduce alla gioia perenne: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu, splendore della gloria del Padre, verità che ci immerge nella luce divina: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu, primogenito di tutta la creazione, fonte inesauribile della vita vera: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

 

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

 

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

L’universo non ti contiene, o Figlio di Dio, eppure il grembo di una vergine è diventato il tempio della tua dimora; per questo misterioso evento salvifico custodisci con vigile protezione il tuo popolo, Gesù, nostro Signore e nostro Dio, che vivi e regni con il Padre, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

 

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA                               Pr 8, 22-31

La Sapienza eterna di Dio, con lui partecipe della creazione, ha posto le sue delizie tra i figli dell’uomo.

Lettura del libro dei Proverbi.

La Sapienza grida: «Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, all’origine. Dall’eternità sono stata formata, fin dal principio, dagli inizi della terra. Quando non esistevano gli abissi, io fui generata, quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua; prima che fossero fissate le basi dei monti, prima delle colline, io fui generata, quando ancora non aveva fatto la terra e i campi né le prime zolle del mondo. Quando egli fissava i cieli, io ero là; quando tracciava un cerchio sull’abisso, quando condensava le nubi in alto, quando fissava le sorgenti dell’abisso, quando stabiliva al mare i suoi limiti, così che le acque non ne oltrepassassero i confini, quando disponeva le fondamenta della terra, io ero con lui come artefice ed ero la sua delizia ogni giorno: giocavo davanti a lui ogni istante, giocavo sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo».

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

SALMO                                      Sal 2

Oggi la luce risplende su di noi.

Voglio annunciare il decreto del Signore.
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato.
Chiedimi e ti darò in eredità le genti
e in tuo dominio le terre più lontane». R.

E ora siate saggi, o sovrani;
lasciatevi correggere, o giudici della terra;
servite il Signore con timore
e rallegratevi con tremore. R.

«Io stesso ho stabilito il mio sovrano
sul Sion, mia santa montagna».
Beato chi in lui si rifugia. R.

 

EPISTOLA                       Col 1, 13b. 15-20

Cristo, immagine del Dio invisibile, per mezzo del quale sono state create tutte le cose.

Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi.

 

Fratelli, il Figlio del suo amore è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose. È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

 

CANTO AL VANGELO                 Cfr. Is 9, 5

Alleluia.
Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un Figlio: sarà il rivelatore del divino consiglio.
Alleluia.

 

VANGELO                              Gv 1, 1-14

Il Verbo, che è dal principio e per mezzo del quale sono state create tutte le cose, si fece carne.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

Gloria a Te, o Signore

 

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

 

DOPO IL VANGELO

Sal 148, 2

Angeli tutti, lodate il Signore, schiere celesti, lodate il Signore.

 

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, il Natale di Cristo Signore infonde in tutti i cuori nuova luce e speranza: con fede, eleviamo al Padre le nostre suppliche.

Ascoltaci, Padre buono.

Per la Chiesa: guidata dallo Spirito, risvegli nei cuori il desiderio di abbandonarsi al tuo amore di Padre: preghiamo. R.

Per l’umanità intera: superando ogni incomprensione ed egoismo, ricerchi sempre la pace e la giustizia, che nascono dal dialogo: preghiamo. R.

Per noi tutti: la grazia di questi giorni, che prolungano la gioia del Natale, ci rinnovi nell’amore sincero verso te, Padre di misericordia, e i fratelli: preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Dio onnipotente, lavi le nostre colpe e ci doni pace e salvezza il felice Natale del tuo Figlio unigenito, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

 

SUI DONI

Guarda, o Dio, le offerte deposte sull’altare per celebrare la nascita del Figlio tuo e in virtù di questi beati misteri donaci libertà e perdono. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, renderti grazie sempre, qui e in ogni luogo, Padre santo, e con fervido cuore adorare il disegno divino che ci ha rinnovato. Decàde l’antica legge terrena, e si manifesta mirabilmente la nuova creazione che ci è data dal cielo. La Chiesa celebra con immensa gioia l’opera stupenda della tua infinita misericordia e, insieme con gli angeli e i santi, eleva a te, Padre, l’inno della tua gloria:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore,  proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

 

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Cfr. Lc 4, 18

Lo Spirito del Signore è su di me, mi ha consacrato con l’unzione
e inviato ad annunziare ai poveri la buona novella,
ai prigionieri la liberazione.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE

Dall’inizio, Signore, tu esisti col Padre e alla fine dei tempi hai assunto la carne
da Maria, vergine e madre.

DOPO LA COMUNIONE

Si allieti perennemente il tuo popolo, o Dio, per aver partecipato a questo santo mistero, che abbiamo potuto più intimamente comprendere nella luce dell’incarnazione del Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo.

Amen.