08/11/2015

NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO RE DELL’UNIVERSO
MESSA NEL GIORNO

 

ALL’INGRESSO

Ap 5, 12; 1, 6

L’Agnello che è stato immolato è degno di ricevere potenza e gloria divina, fortezza e onore. A lui la lode e il dominio nei secoli dei secoli.

 

 

Si dice il Gloria.

 

 

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Dio onnipotente ed eterno, che hai voluto rinnovare tutte le cose

in Cristo, tuo Figlio e Re dell’universo, fa’ che ogni creatura,

ricondotta alla libertà della grazia, ti serva e ti lodi senza fine.

Per lui, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

 

LETTURA

Is 49, 1-7

È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe; ti renderò luce delle nazioni.

Lettura del profeta Isaia.

 

1Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome. 2Ha reso la mia bocca come spada affilata,

mi ha nascosto all’ombra della sua mano, mi ha reso freccia appuntita,

mi ha riposto nella sua faretra. 3Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele,

sul quale manifesterò la mia gloria». 4Io ho risposto: «Invano ho faticato,

per nulla e invano ho consumato le mie forze. Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio». 5Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele – poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza – 6e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza

fino all’estremità della terra». 7Così dice il Signore, il redentore d’Israele, il suo Santo, a colui che è disprezzato, rifiutato dalle nazioni, schiavo dei potenti: «I re vedranno e si alzeranno in piedi, i prìncipi si prostreranno,

a causa del Signore che è fedele, del Santo d’Israele che ti ha scelto».

Parola di Dio.

 

 

SALMO

Sal 21 (22)

Dal legno della croce regna il Signore.

 

24Lodate il Signore, voi suoi fedeli, gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe, 25perché egli non ha disprezzato né disdegnato l’afflizione del povero, il proprio volto non gli ha nascosto a ha ascoltato il suo grido di aiuto. R.
28Ricorderanno e torneranno al Signore tutti i confini della terra;

davanti a te si prostreranno tutte le famiglie dei popoli. 29Perché del Signore è il regno: è lui che domina sui popoli! R.
31Si parlerà del Signore alla generazione che viene; 32annunceranno la sua giustizia; al popolo che nascerà diranno: «Ecco l’opera del Signore!». R.

 

 

EPISTOLA

Fil 2, 5-11

Cristo si fece obbediente fino alla morte di croce. Per questo Dio lo esaltò.

Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi.

 

Fratelli, 5abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: 6egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, 7ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo,

8umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. 9Per questo Dio lo esaltò gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, 10perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, 11e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!»,

a gloria di Dio Padre. Parola di Dio.

 

 

CANTO AL VANGELO

Cfr. Gv 12, 32

Alleluia.

Io, quando sarò innalzato da terra,

attirerò tutti a me, dice il Signore.

Alleluia.

 

 

VANGELO

Lc 23, 36-43

Gesù, ricòrdati di me, quando entrerai nel tuo regno.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

 

In quel tempo. 36Anche i soldati deridevano il Signore Gesù, gli si accostavano per porgergli dell’aceto 37e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso».38Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».

39Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». 40L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? 41Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». 42E disse: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno». 43Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

Parola del Signore.

 

 

DOPO IL VANGELO

Ave, Re nostro,

che solo avesti pietà dei nostri errori:

obbediente al volere del Padre,

ti lasciasti condurre sulla croce

come agnello mansueto destinato al sacrificio.

A te sia gloria, osanna, trionfo e vittoria,

a te la più splendente corona di lode e di onore.

 

 

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Signore Gesù Cristo,

che, immolandoti sull’altare della croce

hai dato vita e salvezza al genere umano,

ispira a quanti sono avvolti nelle tenebre del peccato e dell’errore

di cercare in te la luce vera e la vita

e di adorarti come unico re,

che vivi e regni nei secoli dei secoli.

 

 

Si dice il Credo

 

 

SUI DONI

Accetta, o Padre, questo sacrificio di riconciliazione;

e conceda a tutti i popoli

il dono dell’unità e della pace

lo stesso Cristo, tuo Figlio,

che vive e regna nei secoli dei secoli.

 

 

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta,

renderti grazie, Padre santo,

Dio di infinita grandezza.

Tu con gioiosa effusione di grazia

hai consacrato sacerdote eterno e re dell’universo

il tuo unico Figlio, Gesù Cristo,

perché, sacrificando sé stesso sull’altare della croce

come vittima immacolata di pace,

portasse a compimento il mistero della nostra salvezza

e, costituito Signore di tutte le creature,

presentasse a te, Dio altissimo e immenso,

un regno universale ed eterno:

regno di santità e di grazia,

regno di giustizia, di amore e di pace.

Noi oggi contempliamo la gloria del nostro Redentore

che, assiso alla tua destra, con te è sovrano del mondo,

e, uniti agli angeli e ai santi,

cantiamo l’inno della lode perenne: Santo…

 

 

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Sal 88 (89), 12. 15a

A te, o Signore, appartengono i cieli e la terra,

tu hai fatto il mondo e tutte le creature;

il tuo trono riposa sulla giustizia.

 

 

ALLA COMUNIONE

Sal 28 (29), 10b, 11b

Sta sul suo trono il Signore, regna in eterno

e benedice il suo popolo nella pace.

 

 

DOPO LA COMUNIONE

O Dio, nostro Padre,

che ci hai nutrito con il pane della vita immortale,

fa’ che obbediamo con gioia a Cristo, Signore dell’universo,

per regnare anche noi un giorno nella gloria senza fine,

con lui che vive e regna nei secoli dei secoli.