TERZA DOMENICA DI QUARESIMA
“DI ABRAMO”
INTRODUZIONE
La vera ed unica discendenza di Abramo si realizza nell’accoglienza del Signore Gesù : solo nella sua Parola conosciamo la verità e la libertà , questo è l’impegno che infonde in noi la liturgia di questa domenica e accompagna l’intero cammino quaresimale.
PRIMA LETTURA Es 32, 7-13b
Il vitello d’oro e l’intercessione di Mosè: ricordati di Abramo.
Lettura del libro dell’Esodo.
In quei giorni. Il Signore disse a Mosè: «Va’, scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: “Ecco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto”».Il Signore disse inoltre a Mosè: «Ho osservato questo popolo: ecco, è un popolo dalla dura cervice. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farò una grande nazione». Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: «Perché, Signore, si accenderà la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto con grande forza e con mano potente?Perché dovranno dire gli Egiziani: “Con malizia li ha fatti uscire, per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla terra”? Desisti dall’ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del male al tuo popolo. Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: “Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darò ai tuoi discendenti e la possederanno per sempre”».
Parola di Dio.
SALMOSal 105 (106)
Salvaci, Signore, nostro Dio.
Abbiamo peccato con i nostri padri, delitti e malvagità abbiamo commesso. I nostri padri, in Egitto, non compresero le tue meraviglie, non si ricordarono della grandezza del tuo amore. R.
Molte volte li aveva liberati, eppure si ostinarono nei loro progetti.
Ma egli vide la loro angustia, quando udì il loro grido. R.
Si ricordò della sua alleanza con loro e si mosse a compassione, per il suo grande amore. Li affidò alla misericordia di quelli che li avevano deportati. R.
SECONDA LETTURA 1Ts 2, 20 – 3, 8
Chi ha fede viene benedetto insieme ad Abramo che credette.
Fratelli, siate voi la nostra gloria e la nostra gioia!
Per questo, non potendo più resistere, abbiamo deciso di restare soli ad Atene e abbiamo inviato Timòteo, nostro fratello e collaboratore di Dio nel vangelo di Cristo, per confermarvi ed esortarvi nella vostra fede,perché nessuno si lasci turbare in queste prove. Voi stessi, infatti, sapete che questa è la nostra sorte; infatti, quando eravamo tra voi, dicevamo già che avremmo subìto delle prove, come in realtà è accaduto e voi ben sapete. Per questo, non potendo più resistere, mandai a prendere notizie della vostra fede, temendo che il tentatore vi avesse messi alla prova e che la nostra fatica non fosse servita a nulla.
Ma, ora che Timòteo è tornato, ci ha portato buone notizie della vostra fede, della vostra carità e del ricordo sempre vivo che conservate di noi, desiderosi di vederci, come noi lo siamo di vedere voi. E perciò, fratelli, in mezzo a tutte le nostre necessità e tribolazioni, ci sentiamo consolati a vostro riguardo, a motivo della vostra fede. Ora, sì, ci sentiamo rivivere, se rimanete saldi nel Signore.
Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO Cfr. Gv 8, 46-47
Gloria e lode a te, Cristo Signore! Credete in me, dice il Signore; chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Gloria e lode a te, Cristo Signore!
VANGELO Gv 8, 31-59
Abramo esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni.
In quel tempo. Il Signore Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro». Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!».Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato. Per quale motivo non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alla mia parola. Voi avete per padre il diavolo e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli era omicida fin da principio e non stava saldo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, dice ciò che è suo, perché è menzognero e padre della menzogna. A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. Chi di voi può dimostrare che ho peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non ascoltate: perché non siete da Dio». Gli risposero i Giudei: «Non abbiamo forse ragione di dire che tu sei un Samaritano e un indemoniato?».Rispose Gesù: «Io non sono indemoniato: io onoro il Padre mio, ma voi non onorate me. Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca, e giudica. In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?». Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia». Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono». Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.
Parola del Signore.
DOPO IL VANGELO -
Vedi, Signore, com’è fragile l’uomo! Cerca le ferite che hai curato; tanta indulgenza hai avuto con noi, ma ancora troverai da perdonare. Stendi le tue mani che guariscono, risana le membra malate, rinfranca ogni nostra debolezza, conserva ciò che è intatto in fedele costanza.
PREGHIERE DEI FEDELI
“Ascoltaci, Signore”
“Ricordati di Abramo, di Isacco, di Israele , tuoi servi ”
Per la Chiesa, perché sull’ esempio di Abramo nostro padre nella fede, sappia confidare unicamente in Te , sperimentando la forza rinnovatrice del tuo amore : Preghiamo
“Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo”
Per tutti gli uomini che nascono nel mondo, perchè possano seguire il cammino di ricerca di Abramo: Preghiamo
“Nessuno si lasci turbare in questa prova ”
Signore, il tuo spirito ci aiuti sempre a far memoria di tutti coloro che oggi , nel mondo , subiscono minacce e persecuzioni per il loro impegno a favore di chi è oppresso :Preghiamo
“Ora , sì, ci sentiamo rivivere, se rimanete saldi nel Signore ”
Per tutti noi, perché, rimanendo “saldi nella fede” possiamo sperimentare la grandezza del tuo perdono e della tua misericordia. Preghiamo:
“Se rimanete nella mia Parola, siete davvero miei discepoli”
Per i catecumeni che riceveranno i Sacramenti nella notte di Pasqua, perchè sappiano aprirsi all’ascolto della tua Parola rendendosi capaci di accogliere la Tua verità .Preghiamo
“Se uno osserva la mia parola, , non sperimenta la morte in eterno”
Accogli, Signore, il nostro fratello Luigi, perché nella dimora eterna sperimenti la gioia del tuo amore: preghiamo
ALLO SPEZZARE DEL PANE Cfr. Ger 31, 3. 10; Sal 125 (126), 4
Con amore fedele ci hai amato, Signore, attirandoci a te con bontà. Richiamaci, Padre, dall’esilio, raccogli, come pastore, il tuo gregge e conservalo unito.
ALLA COMUNIONE Cfr. Gv 11, 52; Sal 105 (106), 47; Ap 19, 17
Il Cristo ci è stato donato per raccogliere i figli dispersi di Dio e farli tornare insieme nell’unità dell’amore. Salvaci, Signore Gesù, raduna tutti i popoli per l’eterno banchetto.
DOPO LA COMUNIONE
I sacramenti della nuova alleanza cui abbiamo partecipato ci donino, o Dio, di esprimere in una vita giusta l’immagine di Cristo perché nella gloria della risurrezione ci conformiamo un giorno pienamente a lui, che vive e regna nei secoli dei secoli.
CANTI
INGRESSO: 106 ESCI DALLA TUA TERRA
AL VANGELO: SIGNORE TU HAI PAROLE DI VITA ETERNA
OFFERTORIO: 131 GUARDA QUESTA OFFERTA
COMUNIONE: 147 IL SIGNORE E’ LA MIA SALVEZZA
FINALE 352 TI SALUTO O CROCE SANTA