17/09/2017

 III DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE

Anno A – Rito Ambrosiano

Introduzione

«Voi, chi dite che io sia?» è la domanda di Gesù al centro della liturgia odierna. È la domanda rivolta anche a ciascuno di noi, che chiede di verificare il nostro rapporto con il Signore e diventa invito a mettersi con decisione alla sua sequela: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». La risposta di fede che ci è chiesta non è scontata e nemmeno semplice, può nascere solo da una grande familiarità e vicinanza con il Signore, proprio come è avvenuto per i discepoli: è Gesù stesso a suscitare la nostra risposta e ad aprirci alla comprensione del suo mistero di salvezza. In questa Domenica, la nostra Diocesi celebra la «Giornata diocesana per il Seminario», quale rinnovata espressione della cura e della preghiera che ogni Comunità riserva alle vocazioni sacerdotali.

  

MESSA NEL GIORNO

 

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO           Sal 118 (119), 137. 124a

Tu sei giusto, Signore, e retto nei tuoi giudizi; usa misericordia col tuo servo.

 

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, chiamati a seguire il Signore con cuore indiviso, apriamo il nostro spirito al pentimento e, per essere meno indegni di accostarci alla sua mensa di salvezza, riconosciamo i nostri peccati.

Tu che sei venuto nel mondo per salvare i peccatori: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu che raccogli nell’unità i tuoi figli dispersi: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu che sei il segno luminoso della misericordia del Padre: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.  

 

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

 

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Serbaci nella tua fedeltà, o Dio vivo e vero, e conforta con la tua grazia i nostri cuori; donaci di attendere con gioiosa dedizione al canto della tua lode e di crescere nell’amore fraterno. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

 

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA                              Is 11, 10-16

La radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli, le nazioni la cercheranno con ansia.

Lettura del profeta Isaia.

In quel tempo. Isaia parlò, dicendo: «In quel giorno avverrà che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli. Le nazioni la cercheranno con ansia. La sua dimora sarà gloriosa. In quel giorno avverrà che il Signore stenderà di nuovo la sua mano per riscattare il resto del suo popolo, superstite dall’Assiria e dall’Egitto, da Patros, dall’Etiopia e dall’Elam, da Sinar e da Camat e dalle isole del mare. Egli alzerà un vessillo tra le nazioni e raccoglierà gli espulsi d’Israele; radunerà i dispersi di Giuda dai quattro angoli della terra. Cesserà la gelosia di Èfraim e gli avversari di Giuda saranno sterminati; Èfraim non invidierà più Giuda e Giuda non sarà più ostile a Èfraim. Voleranno verso occidente contro i Filistei, insieme deprederanno i figli dell’oriente, stenderanno le mani su Edom e su Moab e i figli di Ammon saranno loro sudditi. Il Signore prosciugherà il golfo del mare d’Egitto e stenderà la mano contro il Fiume. Con la potenza del suo soffio lo dividerà in sette bracci, così che si possa attraversare con i sandali. Si formerà una strada per il resto del suo popolo che sarà superstite dall’Assiria, come ce ne fu una per Israele quando uscì dalla terra d’Egitto».

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

 

SALMO

Sal 131 (132), 11. 13-14. 17-18; R: Salmo 125, 3a

Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

 

Il Signore ha giurato a Davide,
promessa da cui non torna indietro:
«Il frutto delle tue viscere
io metterò sul tuo trono!». R.

 

Sì, il Signore ha scelto Sion,
l’ha voluta per sua residenza:
«Questo sarà il luogo del mio riposo per sempre:

qui risiederò, perché l’ho voluto. R.

 

Là farò germogliare una potenza per Davide,
preparerò una lampada per il mio consacrato.
Rivestirò di vergogna i suoi nemici,
mentre su di lui fiorirà la sua corona». R.

 

EPISTOLA                            1 Tm 1, 12-17

Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori.

Prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo.

Carissimo, rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù.
Questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Cristo Gesù ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimità, e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna. Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

 

CANTO AL VANGELO            Cfr. Gv 3, 16-17

Alleluia. Dio ha tanto amato il mondo
da dare il Figlio unigenito perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Alleluia.

 

VANGELO                              Lc 9, 18-22

Il Cristo di Dio.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

Gloria a Te, o Signore

In quel tempo. Il Signore Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «La folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno.
«Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

DOPO IL VANGELO          Sal 101 (102), 12-13

I miei giorni sono come ombra che declina, come l’erba tagliata inaridisco.
Ma tu, Signore, rimani in eterno,
il tuo ricordo per ogni generazione.

 

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, riconoscenti per i doni del Signore, eleviamo con fiducia e speranza le nostre umili preghiere.

Ascoltaci, Signore!

Per la Chiesa, perché professando chiaramente la sua totale fiducia in Dio sia chiaro strumento di salvezza per il mondo intero: preghiamo. R.

Per i seminaristi e i loro educatori, perché, nell’amore per Dio e il prossimo, conformino sempre più la loro vita all’insegnamento del Signore: preghiamo. R.

Per ciascuno di noi, perché, con coerenza e semplicità, disponga il proprio cuore alla costante ricerca del volto di Dio: preghiamo. R.

(altre intenzioni)

 

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Non abbandonarci, o Dio e non privarci dei tuoi doni di grazia; venga dalla pietà del tuo cuore di padre quanto non è dato di compiere alla nostra debolezza. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

 

SUI DONI

Accogli, o Dio, le nostre offerte in questo incontro mirabile della nostra povertà e della tua grandezza: noi ti presentiamo le cose che da te ci provengono, tu donaci in cambio te stesso.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta esaltarti, Dio di misericordia infinita. Cristo Signore nostro, nascendo dalla Vergine, ci ha liberato dall’antica decadenza e ha rinnovato la nostra natura mortale.
Con la sua passione ha espiato le nostre colpe, con la sua risurrezione ci ha aperto il varco alla vita eterna e con la sua ascensione alla tua gloria, o Padre, ci ha dischiuso le porte del regno. Per questo disegno di grazia, uniti a tutte le voci adoranti del cielo e della terra, eleviamo a te, unico e immenso Dio col Figlio e con lo Spirito Santo, l’inno della triplice lode: Santo, Santo, Santo…

 

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

 

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Il Pane di vita è spezzato,
il Calice è benedetto.
Il tuo corpo ci nutra, o Dio nostro,
il tuo sangue ci dia vita e ci salvi.

 

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

 

ALLA COMUNIONE          Sal 103 (104), 33-34

Finché avrò vita, canterò al Signore,
finché esisto, voglio inneggiare a Dio.
A lui sia gradito il mio canto;
in lui sarà la mia gioia.

 

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

O Dio, che alla tua mensa ci hai nutrito col Pane del cielo, fa’ che questo divino alimento ravvivi in noi l’amore per te e ci spinga a vederti e a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.

Amen.