02/07/2016

IV DOMENICA DOPO PENTECOSTE- 

L’alleanza di Dio  è con la stirpe del giusto

Anno A – Rito Ambrosiano

Introduzione

«Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva»: è la severa parola del Signore che accompagna la liturgia di questa domenica. Nel Tempo dopo Pentecoste siamo chiamati a celebrare l’opera dello Spirito nella storia, riconoscendo ancora una volta il giusto primato di Dio. Come nella vicenda di Noè e di Lot, l’uomo di ogni tempo è chiamato a non estromettere Dio dalla propria esistenza quotidiana, ma ad orientare a lui ogni scelta della vita. È l’impegno che nasce dalla partecipazione all’Eucaristia e qualifica il vero discepolo di Gesù. La salvezza offerta dal Signore si realizza infatti nella storia personale di ciascuno, nel desiderio di camminare secondo lo Spirito, portando frutti di «amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé».

 

MESSA NEL GIORNO

 RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO                      Sal 30 (31), 3-4

Tu sei, o Dio, la mia protezione, il mio rifugio, la salvezza della mia vita. Tu sei la mia forza e la mia difesa; nel tuo nome mi guidi e mi sostieni.

 

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, con fede disponiamoci al pentimento e accostiamoci a Dio, nostro Padre, perché nella sua bontà perdoni le nostre colpe e ci doni di partecipare ai santi misteri con una coscienza pura e un cuore lieto e operoso.

Tu, Figlio di Dio, che rimproveri e correggi quelli che ami: Kyrie, eléison.              

Kyrie, eléison.

Tu, Figlio dell’uomo, che ci preservi dal ritorno al peccato: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu, Figlio unigenito del Padre, che verrai un giorno a giudicare le nostre colpe: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.    

 

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.

Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.

Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

 

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

O Dio, grande e misericordioso, rimuovi ogni ostacolo dal nostro cammino perché nel vigore del corpo e nella serenità dello spirito possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

 

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA                              Gen 6, 1-22

Il peccato dilaga corrompendo la bontà della creazione. La santità di Dio non tollera il male e suscita la salvezza dentro le dinamiche stesse del peccato. Grazie a Noè le acque del diluvio non porteranno solo distruzione, ma l’inizio di una nuova vita.

Lettura del libro della Genesi.

 

In quei giorni. Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro delle figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli a loro scelta. Allora il Signore disse: «Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni».

C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo –, quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi.

Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni intimo intento del loro cuore non era altro che male, sempre. E il Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. Il Signore disse: «Cancellerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato e, con l’uomo, anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito di averli fatti». Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore.

Questa è la discendenza di Noè. Noè era uomo giusto e integro tra i suoi contemporanei e camminava con Dio. Noè generò tre figli: Sem, Cam e Iafet. Ma la terra era corrotta davanti a Dio e piena di violenza. Dio guardò la terra ed ecco, essa era corrotta, perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra.

Allora Dio disse a Noè: «È venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra. Fatti un’arca di legno di cipresso; dividerai l’arca in scompartimenti e la spalmerai di bitume dentro e fuori. Ecco come devi farla: l’arca avrà trecento cubiti di lunghezza, cinquanta di larghezza e trenta di altezza. Farai nell’arca un tetto e, a un cubito più sopra, la terminerai; da un lato metterai la porta dell’arca. La farai a piani: inferiore, medio e superiore.

Ecco, io sto per mandare il diluvio, cioè le acque, sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne in cui c’è soffio di vita; quanto è sulla terra perirà. Ma con te io stabilisco la mia alleanza. Entrerai nell’arca tu e con te i tuoi figli, tua moglie e le mogli dei tuoi figli. Di quanto vive, di ogni carne, introdurrai nell’arca due di ogni specie, per conservarli in vita con te: siano maschio e femmina. Degli uccelli, secondo la loro specie, del bestiame, secondo la propria specie, e di tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie, due di ognuna verranno con te, per essere conservati in vita. Quanto a te, prenditi ogni sorta di cibo da mangiare e fanne provvista: sarà di nutrimento per te e per loro».

Noè eseguì ogni cosa come Dio gli aveva comandato: così fece.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

 

SALMO                                  Sal 13 (14)

L’alleanza di Dio è con la stirpe del giusto.

 

Lo stolto pensa: «Dio non c’è».

Sono corrotti, fanno cose abominevoli:

non c’è chi agisca bene.

Il Signore dal cielo si china sui figli dell’uomo

per vedere se c’è un uomo saggio,

uno che cerchi Dio. R.

 

Sono tutti traviati, tutti corrotti;

non c’è chi agisca bene, neppure uno.

Non impareranno dunque tutti i malfattori,

che divorano il mio popolo come il pane

e non invocano il Signore? R.
Ecco hanno tremato di spavento,

perché Dio è con la stirpe del giusto.

Voi volete umiliare le speranze del povero,

ma il Signore è il suo rifugio. R.

 

EPISTOLA                              Gal 5, 16-25

Camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne.

Lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati.

 

Fratelli, vi dico: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.

Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è Legge.

Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

 

CANTO AL VANGELO

Alleluia. Chi ama la propria vita, la perdee chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Alleluia.

 

VANGELO                         Lc 17, 26-30. 33

Come nei giorni di Noè: chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

Gloria a te, o Signore

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli: «Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà. Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

 

DOPO IL VANGELO                 Lam 3, 24-25

Mia eredità è il Signore e io lo attendo e lo desidero. Egli è buono con chi a lui si affida, si dona al cuore che lo ricerca.

 

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, il Signore è nostro rifugio e nostra pace: rinnovati nella fede, presentiamo al Padre le preghiere e le speranze che abbiamo nel cuore.

Ascoltaci, Signore.
Per la Chiesa, perché, fedele a Dio e alla sua alleanza, sia perseverante nelle prove del mondo: preghiamo. R.

Per l’umanità intera, perché, riconoscendo la benevolenza del Signore, rinnovi il proprio impegno nella ricerca della pace, della giustizia e della verità: preghiamo. R.

Per i fratelli che sono nella malattia  e nella solitudine: preghiamo. R.

Per noi tutti, perché, confidando unicamente in Dio e nel suo amore di Padre, sappiamo camminare secondo lo Spirito: preghiamo. R.

 

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Larga scenda, o Dio, la tua desiderata benedizione e confermi i cuori dei credenti perché non si allontanino mai dal tuo volere e si allietino sempre dei tuoi doni generosi. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

 

SUI DONI

Fiduciosi nel tuo amore, o Padre, deponiamo sul santo altare le nostre offerte; questa celebrazione cui prestiamo l’umile nostro servizio ci porti il dono di un cuore purificato. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta che il tuo popolo con cuore sincero elevi a te, o Padre, l’inno di lode.

Tu nel sangue di Cristo Signore con sapienza mirabile lo hai redento. Amandoci oltre ogni nostro pensiero e ogni attesa, hai inviato al mondo il tuo Figlio unigenito perché nell’umiliazione della morte in croce riconducesse alla gloria l’uomo che dalla tua bontà era stato creato e per la propria superbia si era perduto.

Riconoscenti e ammirati, con tutte le creature adoranti del cielo e della terra, innalziamo con gioia l’inno di lode:

Santo, Santo, Santo…

 

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore,  proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

 

ALLO SPEZZARE DEL PANE             Gv 11, 27

Credo, Signore, che tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente, venuto in questo mondo.

 

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

 

ALLA COMUNIONE                     Mt 5, 3. 5

Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli.

Beati i miti  perché erediteranno la terra.

 

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

Il sacramento celeste di cui ci siamo nutriti rinnovi, o Padre, la nostra coscienza e la nostra vita; e, poiché abbiamo annunziato in questo mistero la morte di Cristo e ne vogliamo condividere la passione redentrice, donaci di essere nella gloria eterna eredi con lui, che vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo. Amen.