28/05/2017

DOMENICA DOPO L’ASCENSIONE-

Dove la carità è vera, abita il Signore

 

Anno A – VII di Pasqua

Rito Ambrosiano

 

 

Introduzione

«Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero»: nella vicenda dei due discepoli in cammino verso Èmmaus – al centro della liturgia di questa Domenica che segue alla solennità dell’Ascensione del Signore – è descritta l’esperienza di fede di ogni credente. Mentre ci disponiamo ad accogliere il dono dello Spirito Santo, siamo chiamati a superare ogni tristezza e chiediamo che il nostro cuore possa essere infiammato dalla Parola del Signore. «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?»: la partecipazione all’Eucaristia susciti in noi questo stesso desiderio e ci doni di «vivere in modo ogni giorno più degno la nostra dignità

 

MESSA NEL GIORNO

 

RITI DI INTRODUZIONE

 

ALL’INGRESSO

Cfr  Gv 14, 27-28

«Vi lascio la pace, – dice il Signore – alleluia;

vi do la mia pace, alleluia.

Il vostro cuore non si turbi e non abbia timore,

finché ritornerò», alleluia.

 

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola e dell’Eucaristia, ci chiama alla conversione: per essere rinnovati dal suo dono di grazia, riconosciamoci peccatori e bisognosi di perdono.

(Pausa di silenzio)

Tu che apri le nostre menti all’intelligenza delle Scritture: Kyrie, eléison.                      Kyrie, eléison.

 

Tu che ti fai riconoscere dai tuoi discepoli nello spezzare del pane: Kyrie, eléison.             Kyrie, eléison.

 

Tu che ci doni il tuo spirito per esser testimoni della tua risurrezione: Kyrie, eléison.             Kyrie, eléison.

 

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
                                                           Amen.

           

 

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

 

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Donaci, o Dio, sentimenti di adorazione e di amore per il tuo nome santo, poiché tu non desisti dal prenderti cura di quanti sostieni e rianimi con la certezza del tuo affetto di padre. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

 

LITURGIA DELLA PAROLA

 

LETTURA

At 1, 9a. 12-14

Dopo l’Ascensione gli apostoli con Maria nel cenacolo.

Lettura degli Atti degli Apostoli.

 

In quei giorni. Mentre gli apostoli lo guardavano, il Signore Gesù, fu elevato in alto. Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo. Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

 

SALMO

Sal 132 (133)

Dove la carità è vera, abita il Signore.

 

Ecco, com’è bello e com’è dolce

che i fratelli vivano insieme! R.

È come olio prezioso versato sul capo,

che scende sulla barba, la barba di Aronne,

che scende sull’orlo della sua veste. R.
È come rugiada dell’Ermon,

che scende sui monti di Sion.

Perché là il Signore manda la benedizione,

la vita per sempre. R.

 

EPISTOLA

2Cor 4, 1-6

Non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore.

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

 

Fratelli, avendo questo ministero, secondo la misericordia che ci è stata accordata, non ci perdiamo d’animo. Al contrario, abbiamo rifiutato le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma annunciando apertamente la verità e presentandoci davanti a ogni coscienza umana, al cospetto di Dio.

E se il nostro Vangelo rimane velato, lo è in coloro che si perdono: in loro, increduli, il dio di questo mondo ha accecato la mente, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo, che è immagine di Dio. Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù. E Dio, che disse: «Rifulga la luce dalle tenebre», rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

 

CANTO AL VANGELO

Lc 24, 31

Alleluia.

Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista.

Alleluia.

 

VANGELO

Lc 24, 13-35

Spiegò le Scritture, spezzò il pane: allora lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

Gloria a te, o Signore

 

In quello stesso giorno due discepoli del Signore Gesù erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

 

DOPO IL VANGELO

Cfr  Gv 20, 17; 16, 7

Io salgo al Padre mio e Padre vostro,

al Dio mio e Dio vostro,

e vi manderò lo Spirito Santo,

alleluia, alleluia.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, umili e concordi, presentiamo le nostre implorazioni a Dio, Signore e Padre di tutti:

 

Dona, Signore, pace e unità!
Per la Chiesa, perché, riconoscendo nell’Eucaristia la fonte della propria missione, si rinnovi nella speranza e cammini fiduciosa sulle strade del mondo: preghiamo. R.
Per quanti sono impegnati nelle Comunicazioni sociali, perché, nell’esercizio della loro professione, si pongano sempre a servizio della verità e della giustizia: preghiamo. R.
Al termine dell’anno scolastico ti preghiamo, o Padre, per gli insegnati, per gli alunni e le loro famiglie. Fa’ che gli insegnamenti dati e ricevuti portino frutti di vita buona secondo il Vangelo: preghiamo. R.

 

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Volgi, o Dio, il tuo sguardo di bontà al popolo dei credenti che implora misericordia; possano sempre gloriarsi dei tuoi benefici poiché te solo riconoscono come salvatore e come padre. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

 

SUI DONI

Ci purifichi, o Padre, l’offerta che dedichiamo al tuo nome, e la grazia di questo sacrificio ci porti a vivere in modo ogni giorno più degno della nostra dignità di figli di Dio. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

Per riscattare la famiglia umana il Signore Gesù si degnò di nascere in mezzo a noi e vinse il mondo con il suo dolore e la sua morte. Risorgendo nella gloria, ci riaprì il cammino della vita eterna e nel mistero della sua ascensione ci ridonò la speranza di entrare nel regno dei cieli.

Riconoscenti e ammiràti per questo disegno d’amore, uniti agli angeli e ai santi, eleviamo a te, o Padre, l’inno di lode:

Santo, Santo, Santo…

 

ANAMNESI

Mistero della fede.

Tu ci hai redento con la tua croce e risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

 

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Gv 15, 26; 16, 8

Quando verrà il Difensore, lo Spirito di verità,

dimostrerà il peccato del mondo,

il giudizio e la giustizia, alleluia, alleluia.

 

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

 

ALLA COMUNIONE

Gv 14, 15; 13, 34

«Se mi amate, osservate i miei precetti, alleluia.

Vi do un comandamento nuovo:

che vi amiate tra voi, come io vi ho amato»,

- dice il Signore – alleluia, alleluia.

 

 

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

Fa’, o Dio, che il mistero di grazia cui ci siamo accostati in questi riti operi efficacia nel segreto della nostra coscienza. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.

Amen.