14/5/2017
V DOMENICA DI PASQUA -
MESSA NEL GIORNO
Introduzione
«Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui»: è la promessa del Signore al centro della liturgia di questa quinta Domenica di Pasqua. Amare il Signore significa innanzitutto accogliere la sua Parola, lasciando che sia essa a plasmare tutta la nostra esistenza come vita di carità: «È Dio infatti che suscita [in noi] il volere e l’operare secondo il suo disegno d’amore». «In questo tempo santo, che la Chiesa consacra a contemplare e a rivivere gli eventi salvifici della Pasqua di Cristo», non ci rifugiamo quindi nella stanchezza e nella monotonia di una gioia troppo prolungata, ma chiediamo di saper «fuggire ogni incoerenza» per «vivere sempre secondo la dignità di creature redente».
ALL’INGRESSO Sal 26 (27), 1
Il Signore è la mia luce e la mia salvezza: di chi avrò timore? Il Signore difende la mia vita: di chi avrò paura? Alleluia.
SI DICE IL GLORIA.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità perché possano ritornare sulla retta via,
concedi a quanti si onorano del nome cristiano di fuggire ogni incoerenza e di vivere sempre secondo la loro dignità di creature redente. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio,
che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
LETTURA
At 10, 1-5. 24. 34-36. 44-48a
Cornelio riceve da Dio lo Spirito Santo.
Lettura degli Atti degli Apostoli.
In quei giorni.Vi era a Cesarèa un uomo di nome Cornelio, centurione della coorte detta Italica. Era religioso e timorato di Dio con tutta la sua famiglia; faceva molte elemosine al popolo e pregava sempre Dio. Un giorno, verso le tre del pomeriggio, vide chiaramente in visione un angelo di Dio venirgli incontro e chiamarlo: «Cornelio!». Egli lo guardò e preso da timore disse: «Che c’è, Signore?». Gli rispose: «Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite dinanzi a Dio ed egli si è ricordato di te. Ora manda degli uomini a Giaffa e fa’ venire un certo Simone, detto Pietro».
Il giorno dopo arrivò a Cesarèa. Cornelio stava ad aspettarli con i parenti e gli amici intimi che aveva invitato.
Pietro allora prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga. Questa è la Parola che egli ha inviato ai figli d’Israele, annunciando la pace per mezzo di Gesù Cristo: questi è il Signore di tutti.
Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo discese sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola. E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si stupirono che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo; li sentivano infatti parlare in altre lingue e glorificare Dio. Allora Pietro disse: «Chi può impedire che siano battezzati nell’acqua questi che hanno ricevuto, come noi, lo Spirito Santo?». E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo.
Parola di Dio.
SALMO
Sal 65 (66), 1-3a. 4-5. 16. 20
GRANDI SONO LE OPERE DEL SIGNORE.
oppure:
Alleluia, alleluia, alleluia.
Acclamate Dio, voi tutti della terra, cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode. Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere! R.
A te si prostri tutta la terra, a te canti inni, canti al tuo nome». Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini. R.
Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio, e narrerò quanto per me ha fatto.
Sia benedetto Dio, che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia. R.
EPISTOLA
Fil 2, 12-16
È Dio che suscita in voi il volere e l’operare.
Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi.
Miei cari, voi che siete stati sempre obbedienti, non solo quando ero presente ma molto più ora che sono lontano, dedicatevi alla vostra salvezza con rispetto e timore. È Dio infatti che suscita in voi il volere e l’operare secondo il suo disegno d’amore. Fate tutto senza mormorare e senza esitare, per essere irreprensibili e puri, figli di Dio innocenti in mezzo a una generazione malvagia e perversa. In mezzo a loro voi risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita. Così nel giorno di Cristo io potrò vantarmi di non aver corso invano, né invano aver faticato.
Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO
Cfr. Gv 14, 23
Alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.
VANGELO
Gv 14, 21-24
Chi accoglie i miei comandamenti, questi è colui che mi ama e io mi manifesterò a lui.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni.
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Gli disse Giuda, non l’Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?». Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato».
Parola del Signore.
DOPO IL VANGELO
Cfr. 2 Mac 1, 24-25. 27a
Signore Dio, Creatore di tutte le cose, terribile e forte, giusto e pietoso,
tu che solo sei buono, tu che doni ogni cosa, raduna il nostro popolo disperso, alleluia.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Serba in noi vivo e operante, o Dio, il mistero pasquale che abbiamo celebrato
e, dopo averci rianimato nei tuoi sacramenti, continua a guidarci con le tue instancabili premure di padre. Per Cristo nostro Signore.
SI DICE IL CREDO
SUI DONI
O Dio di bontà, porta a compimento in noi il mistero di comunione e di vita
significato in questo scambio di doni e innalza l’animo nostro dagli affetti del mondo alle realtà del cielo. Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta esaltarti, o Padre, sempre e soprattutto in questo tempo santo
che la Chiesa consacra a contemplare e a rivivere gli eventi salvifici della pasqua di Cristo.
Così tutti i credenti condividono nella stessa fede il mistero della passione che li ha redenti
e si allietano dell’eterno destino di gloria che ci è stato donato nel Signore risorto.
Per questa tua grazia l’umanità esulta su tutta la terra e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta in coro l’inno della tua lode: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Gv 6, 68-69
Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna,
e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio, alleluia.
ALLA COMUNIONE
Gli angeli stanno intorno all’altare e Cristo porge il Pane dei santi
e il Calice di vita a remissione dei peccati, alleluia.
DOPO LA COMUNIONE
Sostienici con la tua presenza, o Dio nostro, e fa’ che il sacramento ricevuto con fede
ci preservi nei pericoli e ci purifichi dal male.
Per Cristo nostro Signore.