09/10/2016

VI DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI

IL PRECURSORE - Chi spera nel Signore, non resta deluso

Anno C Rito Ambrosiano

Introduzione

«Chi accoglie uno solo di questi piccoli nel mio nome, accoglie me, dice il Signore»: la liturgia di questa Domenica rinnova l’invito a rendere la nostra testimonianza nella carità. La testimonianza del credente deve vivere della stessa carità di Gesù, riconoscendo il primato di Dio nell’amore: solo dall’accoglienza del suo amore può nascere in noi la disponibilità al servizio dei fratelli. Questo impegno è segno del nostro desiderio di incontrare il Signore, attraverso una vita buona, fondata sul Vangelo. La fede «è un dono che Dio offre a tutti gli uomini […]: è Dio che prende l’iniziativa e ci viene incontro; e così la fede è una risposta con la quale noi lo accogliamo come fondamento stabile della nostra vita. È un dono che trasforma l’esistenza, perché ci fa entrare nella stessa visione di Gesù, il quale opera in noi e ci apre all’amore verso Dio e verso gli altri» (Benedetto XVI).

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO

Sal 26 (27), 1

Il Signore è la mia luce e la mia salvezza:

di chi avrò timore?

Il Signore difende la mia vita:

di chi avrò paura?

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, il Signore ci accoglie alla sua mensa e ci chiama alla conversione: con fiducia, manifestiamo il nostro sincero pentimento e riconosciamoci bisognosi di perdono.

(Pausa di silenzio)

Tu che sei il difensore dei poveri e il rifugio dei deboli: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Tu che sei la speranza dei peccatori: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu che ci giustifichi nella fede che opera per mezzo della carità: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Il tuo Figlio unigenito, o Dio vivo e santo, che totalmente condivide con noi l’umana natura, sta davanti a te, come pontefice eterno; per la forza della sua mediazione effondi su noi la tua pietà inesauribile e fa’ che ci uniamo un giorno nel canto della lode perenne a lui, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA

1Re 17, 6-16

Elia, ospitato dalla vedova di Sarepta.

Lettura del primo libro dei Re.

In quei giorni. I corvi gli portavano pane e carne al mattino, e pane e carne alla sera; egli beveva dal torrente.

Dopo alcuni giorni il torrente si seccò, perché non era piovuto sulla terra. Fu rivolta a lui la parola del Signore: «Àlzati, va’ a Sarepta di Sidone; ecco, io là ho dato ordine a una vedova di sostenerti». Egli si alzò e andò a Sarepta. Arrivato alla porta della città, ecco una vedova che raccoglieva legna. La chiamò e le disse: «Prendimi un po’ d’acqua in un vaso, perché io possa bere». Mentre quella andava a prenderla, le gridò: «Per favore, prendimi anche un pezzo di pane». Quella rispose: «Per la vita del Signore, tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po’ d’olio nell’orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo». Elia le disse: «Non temere; va’ a fare come hai detto. Prima però prepara una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, poiché così dice il Signore, Dio d’Israele: “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra”». Quella andò e fece come aveva detto Elia; poi mangiarono lei, lui e la casa di lei per diversi giorni. La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elia.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

SALMO

Sal 4

Chi spera nel Signore, non resta deluso.

Quando t’invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia! Nell’angoscia mi hai dato sollievo; pietà di me, ascolta la mia preghiera. Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele; il Signore mi ascolta quando ti invoco. R.

Tremate e più non peccate, nel silenzio, sul vostro letto, esaminate il vostro cuore. Offrite sacrifici legittimi e confidate nel Signore. R.


Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene, se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?». Hai messo più gioia nel mio cuore di quanta ne diano a loro grano e vino in abbondanza. R.

EPISTOLA

Eb 13, 1-8

Praticate l’ospitalità.

Lettera agli Ebrei.

Fratelli, l’amore fraterno resti saldo. Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli. Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che sono maltrattati, perché anche voi avete un corpo. Il matrimonio sia rispettato da tutti e il letto nuziale sia senza macchia. I fornicatori e gli adùlteri saranno giudicati da Dio.

La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: Non ti lascerò e non ti abbandonerò. Così possiamo dire con fiducia:

Il Signore è il mio aiuto, non avrò paura.

Che cosa può farmi l’uomo?

Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio. Considerando attentamente l’esito finale della loro vita, imitatene la fede. Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre!

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

Cfr  Mc 9, 37

Alleluia.

Chi accoglie uno solo di questi piccoli nel mio nome, accoglie me, dice il Signore.

Alleluia.

VANGELO

Mt 10, 40-42

Chi accoglie voi accoglie me.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

DOPO IL VANGELO

Sal 67 (68), 6b. 7a. 36b

Dio regna nel suo santuario.

Egli, che ci raccoglie nella sua casa

come figli uniti e concordi,

darà forza e vigore al suo popolo.

PREGHIERA DEI FEDELI

Fratelli e sorelle, a Dio, principio di ogni giustizia, che sempre ascolta le preghiere dei suoi figli, leviamo fiduciosi le nostre suppliche.

Ascoltaci, Padre buono.

Per la Chiesa, perché abbia a cuore la causa dei più deboli e sappia donare speranza e conforto a quanti si sentono abbandonati e oppressi: preghiamo. R.

Per l’Azione Cattolica Diocesana: rinnovando il proprio volto missionario, sia testimone della vita buona del Vangelo per la costruzione di un nuovo umanesimo: preghiamo. R. 

Per ciascuno di noi, perché, nel suo piccolo, sappia offrire accoglienza, comprensione e solidarietà ai fratelli che vivono nella povertà, nella sofferenza e nella prova: preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

La tua misericordia, o Dio, ci sostenga nella fatica e nell’impegno dell’esistenza che dividiamo con i nostri fratelli e doni a tutti la gioia di riconoscerti sempre come creatore e come padre.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. 

SUI DONI

Accogli benignamente, o Dio, queste offerte e ascolta la nostra preghiera: il popolo dei credenti, radunato nell’unità del sacrificio che celebriamo, cresca nella partecipazione alla salvezza e nella gioia dell’amore fraterno.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, esprimerti, Dio onnipotente e misericordioso, la nostra riconoscenza di figli e rinnovare fedelmente la memoria dell’opera compiuta per noi da Cristo Signore, mentre celebriamo il mistero del nostro riscatto. Egli ha spezzato le catene dell’antica oppressione, morendo ha distrutto la morte e con la sua risurrezione ci ha chiamato a partecipare all’eredità della vita divina. Per lui si allietano gli angeli e nell’eternità adorano la gloria del tuo volto; al loro canto concedi, o Padre, che si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode:

Santo, Santo, Santo… 

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Gv 17, 11b

Padre santo, conserva nel tuo nome

coloro che mi hai dato:

che siano una cosa sola

come noi lo siamo.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli……. 

ALLA COMUNIONE

Gli angeli circondano adoranti l’altare

e i sacerdoti consacrano

il corpo e il sangue di Cristo,

cantando gioiosi:

«Gloria a Dio nell’alto dei cieli».

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

O Dio forte ed eterno, concedi a chi ha celebrato con fede il mistero della salvezza di proseguirne l’annunzio e l’efficacia nell’operosità della vita.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito.

Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo.

Amen.