14/08/2016


 

XIII DOMENICA DOPO PENTECOSTE - Ascolta, Signore, il grido della mia preghiera

Anno C Rito Ambrosiano

Introduzione

La vicenda di Neemia segna l’inizio della ricostruzione di Gerusalemme, distrutta durante la deportazione del popolo d’Israele a Babilonia, ed è accompagnata – nella liturgia di questa Domenica – dall’episodio della cacciata dal tempio dei venditori e dei cambiamonete, da parte di Gesù. Ne deriva per il credente l’impegno di comprendere il vero significato del tempio quale luogo di autentico incontro con Dio e la sua salvezza: «La mia casa sarà chiamata casa di preghiera». Il vero tempio è lo stesso Signore Gesù che, nel suo dono d’amore, offre la sua vita per ogni uomo; il vero culto, che nasce dalla celebrazione liturgica, è lo stesso amore del Figlio di Dio, che deve tradursi nell’amore e nella sollecitudine verso i fratelli: «Vado a Gerusalemme, a rendere un servizio ai santi di quella comunità».

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO Is 63, 7

Ricorderò l’amore di Dio dandogli lode per tutti i suoi doni, per i beni senza numero che ci ha elargito, grazie alla sua misericordia che non ha fine.

ATTO PENITENZIALE

Fratelli e sorelle, con fede riconosciamoci peccatori e manifestiamo il nostro sincero pentimento, perché il Signore, buono e grande nell’amore, ci doni di partecipare ai santi misteri con l’abito nuziale della sua grazia.

(pausa di silenzio)

Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.


Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Rendici, o Padre, attenti e docili alla voce interiore dello Spirito perché ogni nostra parola concordi con la tua verità, e ogni atto si conformi al tuo divino volere. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA

Ne 1, 1-4; 2, 1.8

Re Artaserse concede a Neemia di recarsi a Gerusalemme per la ricostruzione.

Lettura del libro di Neemia.

Parole di Neemia, figlio di Acalia. Nel mese di Chisleu dell’anno ventesimo, mentre ero nella cittadella di Susa, Anàni, uno dei miei fratelli, e alcuni altri uomini arrivarono dalla Giudea. Li interrogai riguardo ai Giudei, i superstiti che erano scampati alla deportazione, e riguardo a Gerusalemme. Essi mi dissero: «I superstiti che sono scampati alla deportazione sono là, nella provincia, in grande miseria e desolazione; le mura di Gerusalemme sono devastate e le sue porte consumate dal fuoco». Udite queste parole, mi sedetti e piansi; feci lutto per parecchi giorni, digiunando e pregando davanti al Dio del cielo.

Nel mese di Nisan dell’anno ventesimo del re Artaserse, appena il vino fu pronto davanti al re, io presi il vino e glielo diedi. Non ero mai stato triste davanti a lui. Ma il re mi disse: «Perché hai l’aspetto triste? Eppure non sei malato; non può essere altro che un’afflizione del cuore». Allora io ebbi grande timore e dissi al re: «Viva il re per sempre! Come potrebbe il mio aspetto non essere triste, quando la città dove sono i sepolcri dei miei padri è in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco?». Il re mi disse: «Che cosa domandi?». Allora io pregai il Dio del cielo e poi risposi al re: «Se piace al re e se il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi, mandami in Giudea, nella città dove sono i sepolcri dei miei padri, perché io possa ricostruirla». Il re, che aveva la regina seduta al suo fianco, mi disse: «Quanto durerà il tuo viaggio? Quando ritornerai?». Dunque la cosa non spiaceva al re, che mi lasciava andare, e io gli indicai la data. Poi dissi al re: «Se piace al re, mi si diano le lettere per i governatori dell’Oltrefiume, perché mi lascino passare fino ad arrivare in Giudea, e una lettera per Asaf, guardiano del parco del re, perché mi dia il legname per munire di travi le porte della cittadella del tempio, per le mura della città e la casa dove andrò ad abitare». Il re mi diede le lettere, perché la mano benefica del mio Dio era su di me.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

SALMO Sal 83 (84)

Ascolta, Signore, il grido della mia preghiera.

Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti! L’anima mia anela e desidera gli atri del Signore. R.


Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente. Anche il passero trova una casa e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. R.


Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio 
e ha le tue vie nel suo cuore. R.

Passando per la valle del pianto la cambia in una sorgente; anche la prima pioggia l’ammanta di benedizioni. Cresce lungo il cammino il suo vigore, finché compare davanti a Dio in Sion. R.

EPISTOLA Rm 15, 25-33

Vado a Gersualemme a rendere un servizio a quella comunità.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

Fratelli, per il momento vado a Gerusalemme, a rendere un servizio ai santi di quella comunità; la Macedonia e l’Acaia infatti hanno voluto realizzare una forma di comunione con i poveri tra i santi che sono a Gerusalemme. L’hanno voluto perché sono ad essi debitori: infatti le genti, avendo partecipato ai loro beni spirituali, sono in debito di rendere loro un servizio sacro anche nelle loro necessità materiali. Quando avrò fatto questo e avrò consegnato sotto garanzia quello che è stato raccolto, partirò per la Spagna passando da voi. So che, giungendo presso di voi, ci verrò con la pienezza della benedizione di Cristo. Perciò, fratelli, per il Signore nostro Gesù Cristo e l’amore dello Spirito, vi raccomando: lottate con me nelle preghiere che rivolgete a Dio, perché io sia liberato dagli infedeli della Giudea e il mio servizio a Gerusalemme sia bene accetto ai santi. Così, se Dio lo vuole, verrò da voi pieno di gioia per riposarmi in mezzo a voi. Il Dio della pace sia con tutti voi. Amen.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO Cfr  Is 56, 7de

Alleluia.

La mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli, dice il Signore.

Alleluia.

VANGELO Mt 21, 10-16

Agitazione di Gerusalemme all’ingresso di Gesù in città.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

In quel tempo. Mentre il Signore Gesù entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea».

Gesù entrò nel tempio e scacciò tutti quelli che nel tempio vendevano e 

compravano; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e disse loro: «Sta scritto:

La mia casa sarà chiamata casa di preghiera.

Voi invece ne fate un covo di ladri».

Gli si avvicinarono nel tempio ciechi e storpi, ed egli li guarì. Ma i capi dei sacerdoti e gli scribi, vedendo le meraviglie che aveva fatto e i fanciulli che acclamavano nel tempio: «Osanna al figlio di Davide!», si sdegnarono, e gli dissero: «Non senti quello che dicono costoro?». Gesù rispose loro: «Sì! Non avete mai letto: Dalla bocca di bambini e di lattanti

hai tratto per te una lode?».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

DOPO IL VANGELO Cfr  Es 32, 12-13

Signore, cessi la tua ira; sii clemente verso le colpe del tuo popolo, come giurasti su te stesso, o Dio.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, eleviamo unanimi e concordi le nostre implorazioni all’unico vero Dio, perché venga in aiuto alla nostra debolezza e sostenga la nostra fragile fede.

Ascolta, Signore, la nostra supplica

Per la Chiesa, perché, riconoscendo nella liturgia il culmine e la fonte della propria esistenza, sia rinnovata a queste sorgenti di salvezza e viva sempre più in intima comunione con il suo Signore e Maestro: preghiamo. R.

Per tutti i popoli, perché in Cristo e nella sua Parola riconoscano l’azione costante e premurosa di Dio: preghiamo. R.

Per noi, perché la partecipazione all’Eucaristia domenicale sia la fonte del nostro vivere quotidiano e si traduca in autentiche esperienze di carità fraterna: preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Contro ogni tentazione di orgoglio, donaci, o Dio, la sapienza dell’umiltà; non abbandonarci ai calcoli incerti degli accorgimenti umani, ma serbaci nella protezione della tua provvidenza che non delude. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. 

SUI DONI

Accogli benevolmente i nostri doni, o Padre di misericordia, trasformali con la tua azione santificatrice e rendili per noi segno efficace di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta esaltarti, o Dio di infinita potenza.

Nel giorno del Signore tu riunisci i credenti a celebrare per la loro salvezza il mistero pasquale. Così ci illumini con la parola di vita e, radunati in una sola famiglia, ci fai commensali alla cena di Cristo. Per questo dono di 

grazia e di gioia noi rinasciamo a più viva speranza e, nell’attesa del ritorno del Salvatore, siamo stimolati ad aprirci ai nostri fratelli con amore operoso.

Esultando con tutta la Chiesa eleviamo a te, o Padre, unico immenso Dio col Figlio e con lo Spirito santo, l’inno della tua lode:

Santo, Santo, Santo… 

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Sal 42 (43), 4ab. 5

Salirò all’altare di Dio, al Dio che dona la gioia senza tramonto. Perché ti rattristi e turbi, anima mia? Spera in Dio perché confido solo in lui, mio Salvatore e mio Dio.

ALLA COMUNIONE

Ti lodiamo, Signore onnipotente, glorioso re di tutto l’universo. Ti benedicono gli angeli e gli arcangeli, ti lodano i profeti con gli apostoli. Noi ti lodiamo, o Cristo, a te prostrati,

che venisti a redimere i peccati. Noi ti invochiamo, o grande Redentore, che il Padre ci mandò come Pastore. Tu sei il Figlio di Dio, tu il Messia che nacque dalla vergine Maria. Dal tuo prezioso sangue inebriati, fa’ che siam da ogni colpa liberati.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

O Padre santo e buono, che ci hai chiamato alla gioia del tuo convito, fa’ che sempre desideriamo questo nutrimento divino che è principio in noi della vita più vera. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo.

Amen.