IX DOMENICA DOPO PENTECOSTE
La tua mano, Signore, sostiene il tuo eletto
Introduzione
La liturgia di questa Domenica presenta la figura di Davide. Centrale è il riconoscimento dell’iniziativa di Dio che sempre suscita e accompagna la storia del suo popolo: «Ti farò conoscere quello che dovrai fare e ungerai per me colui che io ti darò». Vero discendente di Davide è il Signore: la sua parola interroga il credente di ogni tempo, perché non è sufficiente una semplice conoscenza della sua persona o del suo insegnamento, ma è necessario riconoscere la sua identità di Figlio di Dio. «Che cosa pensate del Cristo? Di chi è figlio?»: la domanda di Gesù è rivolta anche oggi a ciascuno, ci invita a prendere una posizione nei suoi confronti, verificando la nostra fede in Lui e riconoscendo il suo dono di grazia a cui aprirci in un libero assenso.
MESSA NEL GIORNO
RITI DI INTRODUZIONE
ALL’INGRESSO
1Cr 16, 9-11
Cantate al Signore e inneggiate, annunziate tutti i suoi prodigi.
Lodate il suo santo nome, si allieti il cuore di chi lo ricerca.
Cercate il Signore ed egli vi darà forza, cercate sempre il suo volto.
ATTO PENITENZIALE
Carissimi, chiamati a rinnovare la nostra adesione di fede al Signore, manifestiamo il nostro sincero pentimento, riconoscendoci peccatori e bisognosi di perdono.
Tu, Figlio di Davide, che hai posto le radici nel popolo del Signore: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Tu, Figlio di Dio, che hai offerto te stesso per formarti un popolo che ti appartenga: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Tu, Figlio unigenito del Padre, che continui a visitarci con la grazia del tuo Spirito: Kyrie, eléison.
Kyrie, eléison.
Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.
GLORIA
Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo;
nella gloria di Dio Padre. Amen.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Preghiamo.
Dio, Padre nostro, unica fonte di ogni dono perfetto, infondi in noi l’amore per te e accresci la nostra fede perché sotto la tua vigilante protezione si affermino e si conservino nei nostri cuori il senso della giustizia e il desiderio del bene. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
LETTURA
1Sam 16, 1-13
L’unzione di Davide.
Lettura del primo libro di Samuele.
In quei giorni. Il Signore disse a Samuele: «Fino a quando piangerai su Saul, mentre io l’ho ripudiato perché non regni su Israele? Riempi d’olio il tuo corno e parti. Ti mando da Iesse il Betlemmita, perché mi sono scelto tra i suoi figli un re». Samuele rispose: «Come posso andare? Saul lo verrà a sapere e mi ucciderà». Il Signore soggiunse: «Prenderai con te una giovenca e dirai: “Sono venuto per sacrificare al Signore”. nviterai quindi Iesse al sacrificio. Allora io ti farò conoscere quello che dovrai fare e ungerai per me colui che io ti dirò». Samuele fece quello che il Signore gli aveva comandato e venne a Betlemme; gli anziani della città gli vennero incontro trepidanti e gli chiesero: «È pacifica la tua venuta?». Rispose: «È pacifica. Sono venuto per sacrificare al Signore. Santificatevi, poi venite con me al sacrificio». Fece santificare anche Iesse e i suoi figli e li invitò al sacrificio. Quando furono entrati, egli vide Eliàb e disse: «Certo, davanti al Signore sta il suo consacrato!». Il Signore replicò a Samuele: «Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l’ho scartato, perché non conta quel che vede l’uomo: infatti l’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore». Iesse chiamò Abinadàb e lo presentò a Samuele, ma questi disse: «Nemmeno costui il Signore ha scelto». Iesse fece passare Sammà e quegli disse: «Nemmeno costui il Signore ha scelto». Iesse fece passare davanti a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripeté a Iesse: «Il Signore non ha scelto nessuno di questi». Samuele chiese a Iesse: «Sono qui tutti i giovani?». Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo, che ora sta a pascolare il gregge». Samuele disse a Iesse: «Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui». Lo mandò a chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e bello di aspetto. Disse il Signore: «Àlzati e ungilo: è lui!». Samuele prese il corno dell’olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi. Samuele si alzò e andò a Rama.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
SALMO
Sal 88 (89)
La tua mano, Signore, sostiene il tuo eletto.
Un tempo, Signore, parlasti in visione ai tuoi fedeli, dicendo: «Ho portato aiuto a un prode, ho esaltato un eletto tra il mio popolo. R.
Ho trovato Davide, mio servo, con il mio santo olio l’ho consacrato; la mia mano è il suo sostegno, il mio braccio è la sua forza. R.
Egli mi invocherà: “Tu sei il mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza”. Io farò di lui il mio primogenito, il più alto fra i re della terra». R.
EPISTOLA
2Tm 2, 8-13
Gesù Cristo, della stirpe di Davide.
Seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo.
Carissimo, ricordati di Gesù Cristo, risorto dai morti, discendente di Davide, come io annuncio nel mio Vangelo, per il quale soffro fino a portare le catene come un malfattore.
Ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. Questa parola è degna di fede: Se moriamo con lui, con lui anche vivremo; se perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà; se siamo infedeli, lui rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
Cfr Mt 9, 27
Alleluia.
Signore Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me.
Alleluia.
VANGELO
Mt 22, 41-46
Il Messia, figlio, ma anche Signore di Davide.
Lettura del Vangelo secondo Matteo.
In quel tempo. Mentre i farisei erano riuniti insieme, il Signore Gesù chiese loro: «Che cosa pensate del Cristo? Di chi è figlio?». Gli risposero: «Di Davide». Disse loro: «Come mai allora Davide, mosso dallo Spirito, lo chiama Signore, dicendo:
Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra finché io ponga i tuoi nemici sotto i tuoi piedi?
Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?». Nessuno era in grado di rispondergli e, da quel giorno, nessuno osò più interrogarlo.
Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo
DOPO IL VANGELO
Cfr Na 1, 7. 3a
Il Signore è buono e ci consola nel giorno del dolore;
il Signore è forte e paziente, non dimentica chi si affida a lui.
PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, con fiducia e speranza presentiamo al Padre le intenzioni e i desideri che portiamo dal cuore. Rispondiamo insieme:
Ascoltaci, Padre buono.
Per la Chiesa: guidata dall’azione dello Spirito, sia nel mondo il segno del tuo amore e della tua misericordia: preghiamo. R.
Per i fratelli che sono nella sofferenza e nella prova: sperimentino la tua consolazione e la nostra concreta solidarietà: preghiamo. R.
Per noi tutti. Riconoscendoti come la ragione della nostra esistenza, sappiamo portare frutti di opere giuste: preghiamo. R.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Umile e fiduciosa, la tua famiglia, o Dio, implora da te benedizione e conforto; difendila e rasserenala col tuo aiuto, donale le grazie necessarie all’esistenza terrena e preparala ai beni eterni. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
LITURGIA EUCARISTICA
PROFESSIONE DI FEDE
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)
e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
SUI DONI
Il pane e il vino che tu hai creato, o Dio misericordioso, a sostegno della nostra debolezza, diventino per noi sacramento di vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Ti sei chinato sulle nostre ferite e ci hai guarito, donandoci una medicina più forte delle nostre piaghe, una misericordia più grande della nostra colpa. Così anche il peccato, in virtù del tuo invincibile amore, è servito a elevarci alla vita divina. Con sorprendente larghezza hai infuso nei nostri cuori lo Spirito Santo e ci hai dato di condividere con Cristo risorto l’eterna eredità della tua gloria.
In lui si allietano il cielo e la terra, in lui gli angeli e i santi proclamano il tuo nome; al loro canto uniamo la nostra umile voce e ti innalziamo, o Padre, l’inno di lode
Santo, Santo, Santo…
ANAMNESI
Mistero della fede.
Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.
ALLO SPEZZARE DEL PANE
al 103 (104), 13b. 14c-15a
Col frutto delle tue opere sazi la terra, o Signore; tu produci il pane della terra e il vino che allieta il cuore dell’uomo.
ALLA COMUNIONE
Cfr 1Cor 10, 16
Il calice della benedizione, che noi benediciamo, è comunione col sangue di Cristo; il pane, che noi spezziamo, è comunione col corpo di Cristo.
DOPO LA COMUNIONE
Preghiamo.
La tua Chiesa, o Dio, Padre nostro, sia santificata nel vincolo della carità da questa comunione di fede e di grazia, segno della nostra fraternità in Cristo Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e
Spirito Santo. Amen.