05/06/2016

III DOMENICA DOPO PENTECOSTE

Anno C

Il Signore è bontà e misericordia

Introduzione

«Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto»: al centro della liturgia di questa Domenica troviamo il dramma della caduta e del peccato, che accompagna la vita di ogni uomo. Ripercorrendo l’intera storia della salvezza siamo chiamati a riconoscere il primato dell’iniziativa e dell’amore di Dio, che non ci abbandona alla fragilità della nostra esistenza: «Il Signore è bontà e misericordia». Al timore che nasce in noi con il peccato si sostituisce quindi la speranza, che proviene dal cuore e dal nome stesso di Dio: «A lui sarò dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi […]. Egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO Sal 26 (27), 7-9a

Signore, ascolta la mia voce!

Di te il mio cuore ha detto:

«Cerca il suo volto!».

Io cercherò il tuo volto, Signore,

non ti celare mai!

ATTO PENITENZIALE

Fratelli carissimi, invitati a partecipare alla mensa della Parola e dell’Eucaristia, riconosciamo di essere peccatori e affidiamo il nostro sincero pentimento all’infinita miseri­cordia del Signore.

(Pausa di silenzio)

Tu che conosci e comprendi la nostra debolezza: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu che ti sei caricato dei nostri peccati e ti sei fatto obbediente fino alla morte: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu che, risorto dai morti, sei nostra giustizia, santificazione e redenzione: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

O Dio, che rendi la Chiesa madre sempre feconda di nuovi figli, aiutala a crescere con la tua grazia nella professione di una fede limpida, nel coraggio di respingere il male, nell’onore di servirti con viva dedizione, sicura della tua protezione perenne. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA Gn 3, 1-20

La caduta e la condanna. Eva, madre di tutti i viventi.

Lettura del libro della Genesi.

In quei giorni. Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male». Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l’uomo, con sua moglie, si nascose dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».

Allora il Signore Dio disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici! Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno». Alla donna disse: «Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ed egli ti dominerà».

All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato: “Non devi mangiarne”, maledetto il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. Spine e cardi produrrà per te e mangerai l’erba dei campi. Con il sudore del tuo volto mangerai il pane, finché non ritornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto:

polvere tu sei e in polvere ritornerai!». L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

SALMO Sal 129 (130)

Il Signore è bontà e misericordia.

Dal profondo a te grido, o Signore;

Signore, ascolta la mia voce.

Siano i tuoi orecchi attenti

alla voce della mia supplica. R.

Se consideri le colpe, Signore,

Signore, chi ti può resistere?

Ma con te è il perdono:

così avremo il tuo timore. R.

Io spero, Signore.

Spera l’anima mia,

attendo la sua parola.

L’anima mia è rivolta al Signore

più che le sentinelle all’aurora. R.

EPISTOLA Rm 5, 18-21

Per un solo uomo la condanna, per Uno solo la giustificazione.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

Fratelli, come per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.

La Legge poi sopravvenne perché abbondasse la caduta; ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia. Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO Lc 1, 45

Alleluia. Beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto. Alleluia

VANGELO Mt 1, 20b-24b

Maria darà alla luce un figlio e questi salverà il popolo dai suoi peccati.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

Gloria a te, o Signore

In quel tempo. apparve in sogno a Giuseppe un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele,che significa Dio con noi. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

DOPO IL VANGELO Sal 47 (48), 10-11

Abbiamo accolto, o Dio, la tua misericordia in mezzo al tuo tempio. Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode raggiunge i confini della terra; di giustizia è piena la tua destra.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, nel dono del proprio Figlio, il Padre por­ta a compimento il suo disegno d’amore: eleviamo fiduciosi a lui le nostre implorazioni.

Ascoltaci, Signore.

Per la Chiesa: sia sempre una comunità gioiosa nella fede, aperta alla speranza, protesa verso la santità, ti preghiamo. R.

Per il mondo intero: possa riconoscerti come l’unica vera sorgente della bontà e di ogni benevolenza e misericordia, ti preghiamo. R.

Per noi: docili alla Parola del tuo Figlio, sappiamo dispor­ci all’incontro con i fratelli e vivere autenticamente la nostra libertà, ti preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

O Dio, Padre nostro, che ci vedi tra le insidie del mondo e sai che la nostra fragilità non può reggere a lungo, donaci la salute fisica e la serenità dello spirito, e, se per le nostre colpe qualche male ci affligge, aiutaci a sopportarlo. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. 

SUI DONI

O Dio, eterno e santo, che hai superato la varietà e l’esteriorità degli antichi riti nella perfezione dell’unico sacrificio redentore, accogli l’offerta della tua famiglia come hai gradito un tempo i doni di Abele, e per la tua azione santificante fa’ che ritorni a nostra salvezza quanto presentiamo a gloria del tuo nome. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno.

Tu hai creato il mondo nella varietà dei suoi elementi, hai disposto l’avvicendarsi dei tempi e delle stagioni e all’uomo, fatto a tua immagine, hai affidato le meraviglie dell’universo perché, fedele interprete dei tuoi disegni, esercitasse il dominio su ogni creatura e nelle tue opere glorificasse te, Creatore e Padre, per Cristo Signore nostro.

In lui il cielo e la terra, gli angeli e i santi cantano con voce unanime la tua gloria:

Santo, Santo, Santo… 

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE Sal 8, 2a

Quanto è grande, Signore Dio nostro,

il tuo nome su tutta la terra!

ALLA COMUNIONE Cfr  Gv 6, 56

«Chi mangia il mio corpo e beve il mio sangue rimane in me e io in lui» – dice il Signore -.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

Il Pane celeste di cui ci siamo nutriti a questo altare ci liberi, o Dio, da ogni male che insidia il nostro cuore e la nostra vita; e nessuna avversità riesca più a dominarci ora che siamo stati rinvigoriti dai tuoi divini misteri. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo. Amen.