17/04/2016

IV DOMENICA DI PASQUA

Anno CRito Ambrosiano

Benedite il Signore, voi tutti suoi servi

Introduzione

«Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi»: è il cuore della liturgia di questa quarta Domenica di Pasqua. Il Signore Gesù, con la sua morte e la sua risurrezione, ci rende partecipi dell’amore del Padre. «Rimanere nell’amore del Signore» è fare nostri i suoi stessi sentimenti e desideri, per modellare su di essi ogni nostra scelta: amare come Lui ha amato, offrendo la nostra vita per i fratelli. «Rimanere nel suo amore» significa accogliere la sua Parola, riconoscendola come luce per i nostri passi e come dono capace di dare senso alla nostra vita. «Rimanere nel suo amore» è rispondere con coraggio alla sua chiamata, per essere imitatori della sua carità e desiderare la gioia che Egli promette.

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO

Cfr  Is 48, 20

Annunziate con voce di gioia che risuoni ai confini della terra: «Il Signore ha liberato il suo popolo», alleluia.

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, il Signore Gesù ci rende partecipi del suo amore e della sua gioia: con fiducia, manifestiamo il nostro sincero pentimento e riconosciamoci bisognosi del suo perdono.

Tu, che sei morto in croce per tutti gli uomini: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Tu che ci hai lasciato il comandamento nuovo dell’amore: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Tu che fai passare dalla morte alla vita chi ascolta la tua Parola: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

O Dio, che unisci in un solo volere i tuoi fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e di desiderare ciò che prometti perché, tra le varie vicende del mondo, siano fissi i nostri cuori dov’è la vera gioia. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA

At 21, 8b-14

Disponibilità di Paolo a morire per il Signore.

Lettura degli Atti degli Apostoli.

In quei giorni. Entrati nella casa di Filippo l’evangelista, che era uno dei Sette, restammo presso di lui. Egli aveva quattro figlie nubili, che avevano il dono della profezia. Eravamo qui da alcuni giorni, quando scese dalla Giudea un profeta di nome Àgabo. Egli venne da noi e, presa la cintura di Paolo, si legò i piedi e le mani e disse: «Questo dice lo Spirito Santo: l’uomo al quale appartiene questa cintura, i Giudei a Gerusalemme lo legheranno così e lo consegneranno nelle mani dei pagani». All’udire queste cose, noi e quelli del luogo pregavamo Paolo di non salire a Gerusalemme. Allora Paolo rispose: «Perché fate così, continuando a piangere e a spezzarmi il cuore? Io sono pronto non soltanto a essere legato, ma anche a morire a Gerusalemme per il nome del Signore Gesù». E poiché non si lasciava persuadere, smettemmo di insistere dicendo: «Sia fatta la volontà del Signore!».

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

SALMO

Sal 15 (16)

Nelle tue mani, Signore, è tutta la mia vita.

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:

nelle tue mani è la mia vita.

Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi:

la mia eredità è stupenda. R.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;

anche di notte il mio animo mi istruisce.

Io pongo sempre davanti a me il Signore,

sta alla mia destra, non potrò vacillare. R.

Per questo gioisce il mio cuore

ed esulta la mia anima;

anche il mio corpo riposa al sicuro. R.

Mi indicherai il sentiero della vita,

gioia piena alla tua presenza,

dolcezza senza fine alla tua destra. R.

EPISTOLA

Fil 1, 8-14

Incoraggiati dalle mie catene, i fratelli annunciano senza timore la parola di Dio.

Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi.

Fratelli, Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù. E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.

Desidero che sappiate, fratelli, come le mie vicende si siano volte piuttosto per il progresso del Vangelo, al punto che, in tutto il palazzo del pretorio e dovunque, si sa che io sono prigioniero per Cristo. In tal modo la maggior parte dei fratelli nel Signore, incoraggiati dalle mie catene, ancor più ardiscono annunciare senza timore la Parola.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

Cfr  Gv 10, 14

Alleluia.

Io sono il buon pastore, dice il Signore; conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.

Alleluia.

VANGELO

Gv 15, 9-17

Io ho scelto voi. Rimanete nel mio amore.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

Gloria a te, o Signore 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

DOPO IL VANGELO

Sal 85 (86), 1a. 2b-3a

Porgimi orecchio, Signore, e ascoltami. Salva il tuo servo, o Dio, che spera in te. Abbi pietà di me perché sempre ti invoco, alleluia.

PREGHIERA UNIVERSALE

Al Signore Gesù che ci ha chiamato amici e ci ha rivelato la volontà del Padre, rivolgiamo pieni di gioia le nostre invocazioni.

Ascoltaci, Signore.

Per i Pastori della Chiesa: perché, come Pietro a casa di Cornelio, siano schivi dal ricercare la propria gratificazione e sempre attenti a riconoscere i segni dello Spirito santo nel popolo di Dio e negli eventi del mondo: preghiamo. R.

Per l’umanità: perché, attraverso l’incessante e coraggiosa testimonianza dei discepoli di Cristo, tutti gli uomini percepiscano e siano conquistati dal comandamento dell’amore: preghiamo. R.

Per i missionari sparsi nel mondo: perché, sempre più ricchi della grazia del Signore, rendano la loro vita espressione viva di quella carità che prepara a donare anche la propria vita per i fratelli: preghiamo. R.

Per noi qui presenti: perché sappiamo comprendere concretamente il significato, la valenza, la bellezza e la fecondità del comandamento di Cristo della carità, e porlo al centro della propria esistenza: preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

O Dio, che apri sempre le braccia della tua bontà paterna a chi si affida a te, guida misericordioso i nostri passi perché, camminando sulla strada del tuo volere, ci sia dato di non smarrirci lontano dalla fonte della vita. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. 

SUI DONI

L’offerta che ti dedichiamo, o Dio eterno e santo, ci ottenga benedizione e salvezza, e quanto è compiuto nel mistero della celebrazione diventi in noi principio di forza e di vita. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro.

Mosso a compassione per l’umanità che si era smarrita, egli si degnò di nascere dalla vergine Maria; morendo ci liberò dalla morte e risorgendo ci comunicò la vita immortale. Per lui gli angeli lodano la tua gloria, le dominazioni ti adorano, le potenze ti venerano con tremore. A te inneggiano i cieli, gli spiriti celesti e i serafini uniti in eterna esultanza.

Al loro canto concedi, o Padre, che si associno le nostre umili voci nell’inno di lode:

Santo, Santo, Santo… 

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Cfr  Sap 16, 20

Ci hai dato, o Signore, un pane dal cielo che è pieno di ogni dolcezza, alleluia, alleluia.

ALLA COMUNIONE

Cfr  Sal 77 (78), 24-25

Accogliete con timore il sacramento e gustate la dolcezza di Cristo. Il Signore ci ha dato il pane del cielo, l’uomo ha mangiato il pane degli angeli, alleluia, alleluia.

DOPO LA COMUNIONE

Il sacramento che abbiamo ricevuto, o Padre, nutra e fortifichi il nostro spirito e ci sia di protezione e di aiuto nelle necessità dell’esistenza terrena. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

 

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo. Amen.

Regina coeli, laetare, alleluia.

Quia quem meruisti portare, alleluia.

Resurrexit, sicut dixit, alleluia.

Ora pro nobis Deum, alleluia