Anno Giubilare della Misericordia

Ogni giovedi’, la chiesetta di Bornago e’ aperta nei seguenti orari:  9.30 – 11.00, 17.30 – 19.00  e 20.30 – 22.00, per dare modo a chi, in questo anno dedicato alla Misericordia, voglia trovare l’occasione per un momento di preghiera, di raccoglimento, di meditazione.

Dice Papa Francesco nella lettera “Misericordiae vultus” (n. 13): “Per essere capaci di misericordia dobbiamo in primo luogo porci in ascolto della Parola di Dio. Ciò significa recuperare il valore del silenzio per meditare la Parola che ci viene rivolta. In questo modo è possibile contemplare la misericordia di Dio e assumerla come proprio stile di vita”.
Per essere misericordiosi come il Padre, dobbiamo imparare a contemplare la sua misericordia.

Diceva Papa Benedetto XVI: “In questi decenni è avanzata una desertificazione spirituale (…). E’ il vuoto che si è diffuso”.
E’ proprio per reagire a questa desertificazione spirituale che abbiamo voluto porre questo segno e opportunità. Segno perché indica qualcosa di essenziale a tutta la comunità; opportunità perché dà a chi vuole accogliere questa proposta l’occasione di un incontro serio e costante con il Signore Gesù. Siano tanti o pochi quelli che ne usufruiscono, il segno comunque resta. Spesso in casa è difficile fare qualche momento di silenzio. Sarà bello se questa adorazione ne offrirà la possibilità, anche per brevi momenti, a tutti quelli che ne sentono l’esigenza.

Al di là del momento iniziale e finale, tutto il resto sarà in silenzio, per l’ascolto del Signore e la risposta della preghiera personale. Chi è abituato a dire il rosario, potra’ farlo in silenzio per rispettare la preghiera degli altri.
Per che ne avesse necessita’, sarà disponibile un foglio che possa aiutare la preghiera. Vengono messi a disposizione anche alcuni vangeli per potersi confrontare con la Parola di Dio.
Ognuno potra’ fermarsi secondo le proprie possibilità ed esigenze.

Qualora sia presente un sacerdote, potra’ esserci anche la possibilita’ di confessarsi. Basta chiederglielo.

Si raccomanda ancora il silenzio.