SANTO STEFANO PRIMO MARTIRE

26 dicembre – II giorno dell’ottava di Natale

Rito Ambrosiano

 

Il primo sangue a testimonianza del Signore

 

ALL’INGRESSO

Cfr. At 7, 56. 59-60; Lc 23, 24

Io contemplo i cieli aperti

e Gesù, vivo, alla destra di Dio.

Signore Gesù, accogli il mio spirito

e non imputare loro questo peccato

perché non sanno quello che fanno.

Si dice il Gloria.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Donaci, o Dio, di esprimere nella vita

la fede testimoniata dal diacono e primo martire Stefano,

che morì perdonando ai suoi lapidatori

e imitando da vicino Gesù Cristo,

tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio,

che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,

per tutti i secoli dei secoli.

 

 

LETTURA

At 6, 8 – 7, 2a; 7, 51 – 8, 4

Il martirio di Stefano.

Lettura degli Atti degli Apostoli.

 

In quei giorni. 6,8Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo. 9Allora alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenei, degli Alessandrini e di quelli della Cilicia e dell’Asia, si alzarono a discutere con Stefano, 10ma non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava. 11Allora istigarono alcuni perché dicessero: «Lo abbiamo udito pronunciare parole blasfeme contro Mosè e contro Dio». 12E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo condussero davanti al sinedrio. 13Presentarono quindi falsi testimoni, che dissero: «Costui non fa che parlare contro questo luogo santo e contro la Legge. 14Lo abbiamo infatti udito dichiarare che Gesù, questo Nazareno, distruggerà questo luogo e sovvertirà le usanze che Mosè ci ha tramandato».

15E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissando gli occhi su di lui, videro il suo volto come quello di un angelo.

7,1Disse allora il sommo sacerdote: «Le cose stanno proprio così?». 2Stefano rispose:

51«Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. 52Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete diventati traditori e uccisori, 53voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l’avete osservata».

54All’udire queste cose, erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano.

55Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio 56e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio». 57Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, 58lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. 59E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». 60Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». Detto questo, morì.

8,1Saulo approvava la sua uccisione.

In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme; tutti, ad eccezione degli apostoli, si dispersero nelle regioni della Giudea e della Samaria. 2Uomini pii seppellirono Stefano e fecero un grande lutto per lui. 3Saulo intanto cercava di distruggere la Chiesa: entrava nelle case, prendeva uomini e donne e li faceva mettere in carcere.

4Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola.

Parola di Dio.

 

 

SALMO

Sal 30 (31)

Signore Gesù, accogli il mio spirito.

 

3Tendi a me il tuo orecchio,

vieni presto a liberarmi.

Sii per me una roccia di rifugio,

un luogo fortificato che mi salva. R.

 

6Alle tue mani affido il mio spirito;

tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.

7Tu hai in odio chi serve idoli falsi,

io invece confido nel Signore.

8Esulterò e gioirò per la tua grazia. R.

 

17Sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto,

salvami per la tua misericordia.

21Tu li nascondi al riparo del tuo volto,

lontano dagli intrighi degli uomini. R.

 

 

EPISTOLA

2 Tm 3, 16 – 4, 8

Ho combattuto la buona battaglia.

Seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo.

 

Carissimo, 3,16tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, 17perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.

4,1Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: 2annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento. 3Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, pur di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo i propri capricci, 4rifiutando di dare ascolto alla verità per perdersi dietro alle favole. 5Tu però vigila attentamente, sopporta le sofferenze, compi la tua opera di annunciatore del Vangelo, adempi il tuo ministero.

6Io infatti sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. 7Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. 8Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione.

Parola di Dio.

 

 

CANTO AL VANGELO

Cfr. Sal 117 (118), 26; Sal 30 (31), 17

Alleluia.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore;

risplende su di noi la luce del suo volto.

Alleluia.

 

VANGELO

Mt 17, 24-27

Il sangue dei martiri, seme dei cristiani. Paolo, moneta d’argento scaturita dal martirio di Stefano.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

In quel tempo. 24Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». 25Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». 26Rispose: «Dagli estranei». E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. 27Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».

Parola del Signore.

La precedente lettura può essere sostituita con il seguente testo:

VANGELO

Gv 15, 18-22

Un servo non è più grande del suo padrone: hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi,

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: 18«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. 19Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. 20Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 21Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. 22Se io non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato».

Parola del Signore.

DOPO IL VANGELO

Sal 108 (109), 5. 4

Mi rendono male per bene e odio in cambio di amore;

in cambio del mio amore, mi muovono accuse,

mentre io sono in preghiera.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Dio onnipotente, fa’ che,

celebrando la solennità del tuo primo martire Stefano,

siamo protetti dai suoi meriti

e aiutàti dalle sue preghiere.

Per Cristo nostro Signore.

 

Si dice il Credo.

SUI DONI

Questa offerta del tuo popolo,

o Padre, ti sia gradita per l’intercessione del diacono santo Stefano,

tuo primo martire;

fa’ che la Chiesa, illuminata dal suo esempio,

sia sempre soccorsa dal tuo aiuto.

Per Cristo nostro Signore.

 

 

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta,

nostro dovere fonte di salvezza,

rendere grazie sempre,

qui e in ogni luogo,

a te, Padre santo,

Dio onnipotente ed eterno,

che eleggesti il diacono Stefano ad annunziare il vangelo.

Egli per primo versò il suo sangue

a testimonianza del Signore

e meritò di vedere nei cieli aperti

il Salvatore risorto alla tua destra.

Morendo, ripeteva le parole del Maestro sulla croce

e le confermava col proprio sangue.

Dal Calvario Gesù aveva gettato il seme del perdono

e Stefano, suo vero discepolo,

per chi lo lapidava innalzava la sua preghiera.

Insieme con questo perfetto imitatore di Cristo,

di cui oggi celebriamo la gloriosa memoria,

esultando con gli angeli e coi santi,

eleviamo a te, o Padre, l’inno di lode: Santo…

Se si usa la preghiera eucaristica I, si dice il Communicantes di Natale

In comunione con tutta la Chiesa, mentre celebriamo il giorno santissimo nel quale (la notte santissima nella quale) Maria, vergine illibata, diede al mondo il Salvatore, ricordiamo e veneriamo anzitutto lei, la gloriosa e sempre vergine Maria, madre del nostro Dio e Signore Gesù Cristo.

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Ieri il Signore è nato sulla terra

perché Stefano nascesse dal cielo.

Ieri il nostro re si è degnato di visitare il mondo,

perché Stefano entrasse nella gloria.

 

ALLA COMUNIONE

Cfr. At 7, 59; Sal 30 (31), 4

Signore, tu sei la mia speranza, mio rifugio e mia forza.

Signore Gesù, accogli il mio spirito.

 

DOPO LA COMUNIONE

O Dio, che nella festa di santo Stefano

prolunghi la gioia del Natale,

conferma in noi l’opera della tua misericordia

e trasforma la nostra vita in perenne rendimento di grazie.

Per Cristo nostro Signore.